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Atalanta-Napoli 1-2, le pagelle azzurre: Milik salva il campionato, Ruiz ancora decisivo
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6 anni agoon
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RedazioneNapoli (4-4-2)
Ospina 6.5: sul gol di Zapata non può nulla. Decisivo nel primo tempo sul colombiano e, nella ripresa, sul Papu.
Maksimovic 6: schierato a sorpresa, tiene la posizione presidiando senz infamia e senza lode. (Dal 75′ Hysaj)
Albiol 6: recuperato in extremis, viene spesso puntato da Zapata che cerca di sfruttare la sua fisicità per indurlo all’errore. Lui se la cava con mestiere ma in occasione del gol forse poteva essere più attento.
Koulibaly 6.5: se l’Atalanta non prova mai ad affondare dalle sue parti è proprio perché sa che dalle sue parti non si passa. Prestazione superba.
Mario Rui 7: Dopo tanti prestazioni un po’ così finalmente una all’altezza. Perfetto in due o tre diagonali e che assist per Milik.
Callejon 6: nonostante la copertura di Maksimovic, spinge poco ma tiene comunque in apprensione i bergamaschi.
Allan 5: il mastino oggi è in affanno. Prende un’ammonizione evitabile, perde tanti palloni non da lui e sul pari si perde Rigoni.
Hamsik 6.5: prestazione in linea con le sue ultime, prezioso in fase di costruzione.
Fabian Ruiz 7.5: dopo due minuti il suo taglio gli consente di segnare. E proprio i suoi movimenti aprono in due la retroguardia avversaria. Esce stremato. (Dal 75′ Zielinski 6: da il cambio a Ruiz ma subito è nel vivo del gioco)
Mertens 6: bravo a non dare riferimenti ai difensori orobici, con i suoi movimenti alle spalle crea non pochi grattacapi. (Dall’81’ Milik 7: finalmente verrebbe da dire. Perché il suo gol, oltre che decisivo, è da attaccante di razza)
Insigne 6.5: non da mai riferimenti, sbuca ovunque, regala un gran assist a Ruiz ed è imprendibile. Peccato per i due gol sbagliati clamorosamente.
All. Ancelotti 7: schiera in campo la formazione da Champions con l’obiettivo di non far abbassare la guardia. Difesa accorta e punte che devono scambiarsi per non dare riferimento. La mossa funziona perché, oltre al gol, la squadra se ne va in contropiede che è un piacere. Si arrabbia quando la squadra si abbassa troppo e subisce il pari ma non si accontenta del pari ed ha ragione.