Fino alla fine
La doppietta di CR7 manda la pasta al forno di traverso agli antijuventini, ma ora si parla solo di Douglas Costa…
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6 anni agoon
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RedazioneLa sola consolazione dell’Italia antijuventina, nelle prime tre giornate di campionato, erano gli zero gol di Cristiano Ronaldo.
La squadra di Allegri vinceva e guardava tutti dall’alto, a punteggio pieno, ma i gufi potevano almeno rallegrarsi del fatto che il portoghese non avesse ancora gonfiato la rete dopo 270′, azzardando malignamente che a Torino fosse sbarcato un calciatore bollito ed ormai avviato sul viale del tramonto.
Che ci credessero davvero o meno, al minuto 50 di Juventus-Sassuolo i suddetti gufi si sono ritrovati a fare i conti con l’amara realtà, costretti ad assistere al primo gol di CR7 in bianconero e di lì a poco anche al secondo. La doppietta dell’ex Real
ha mandato di traverso la pasta al forno a tutti gli antijuventini del Belpaese, ma se prima non si faceva altro che parlare del lungo digiuno del fenomeno lusitano, adesso nessuno parla delle sue prime reti in Serie A…
L’argomento del giorno è lo sputo di Douglas Costa a Di Francesco! Intendiamoci, il gesto del brasiliano è deplorevole, vergognoso, ingiustificato, ingiustificabile, antisportivo e va punito, senza se e senza ma, con una dura squalifica ed una multa salata, tuttavia ricordiamo altri sputi che suscitarono decisamente minor clamore e un’indignazione meno veemente…
Come dimenticare la scatarrata di Totti all’indirizzo di Poulsen ad Euro 2004, ma in quell’occasione, pur censurando il gesto, si disse che Er Pupone aveva sbroccato dopo esser stato preso di mira e pesantemente provocato dal mastino danese ancor prima di entrare in campo…
Per la cronaca, l’ex capitano giallorosso si beccò tre turni di squalifica, come Zago, che sputò a Simeone in un derby di Roma, e Samuel, reo di aver fatto lo stesso con Nedved in Supercoppa…
I precedenti parlano quindi di tre giornate per uno sputo, ma per Douglas Costa si invoca a gran voce una squalifica ben più lunga, dalle cinque in su…
Sorge il dubbio che la maggiore o minore gravità del gesto e dunque le sue conseguenze dipendano dalla maglia indossata da chi lo compie…