Serie A
Juventus: Vlahovic minacciato di morte da un tifoso bianconero
Al termine del match tra Juventus e Venezia, Vlahovic ha reagito agli insulti provenienti dalla Curva bianconera.
Juventus-Venezia ha lasciato strascichi in casa bianconera, sia per il risultato (equivalente ad una mezza sconfitta), sia per quanto accaduto con Vlahovic dopo il triplice fischio.
Entriamo nel vivo dell’accaduto.
VLAHOVIC ED I TIFOSI
Al termine del match, dopo il 2-2 deludente con il Venezia, i giocatori della Juventus sono andati sotto la Curva, ricevendo fischi e contestazione per la partita.
In prima fila c’erano Danilo, Perin e Vlahovic, con quest’ultimo che ha reagito gesticolando e scatenando ancor più il malcontento dei tifosi bianconeri.
LE MINACCE DI MORTE
La reazione del calciatore serbo, però, non sarebbe arrivata a causa dei fischi e dei cori ma per degli insulti pesanti e per le minacce di morte ricevute da un singolo individuo.
Alcuni compagni di squadra, soprattutto il capitano Danilo (vicino all’attaccante), hanno cercato di tenere sotto controllo la situazione. Vlahovic poi è uscito dal campo con cori specifici contro di lui, alzando polemicamente il pollice verso la Curva.
LA DIGOS INDAGA
Quanto accaduto dopo il triplice fischio del direttore di gara non è passato inosservato: per questo, adesso, si muove anche la Digos.
Infatti verrà approfondito il fatto attraverso i filmati dell’impianto sportivo, in modo da individuare la provenienza di eventuali frasi intimidatorie rivolte a Vlahovic.
IL MESSAGGIO DI VLAHOVIC SU ‘IG’
Il giorno dopo Juventus-Venezia, Vlahovic è tornato sull’episodio mandando un messaggio rivolto a tutti i tifosi bianconeri. Un gesto chiaramente voluto per cercare di chiarire il suo punto di vista e per provare a superare i contrasti.
Di seguito le parole pubblicate sui social dal calciatore serbo:
“Capisco il rammarico per gli ultimi risultati e avete tutto il diritto di manifestarlo, vi ho sempre rispettati dando tutto per la maglia e vi ringrazio per il supporto che ci date quotidianamente. Ora è importante continuare a sostenere e ripartire UNITI tutti insieme. Fino alla fine“.
