Così non VAR
Inter-Udinese: errore sul rigore?
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10 ore agoon
L’ottavo di finale di Coppa Italia tra Inter-Udinese, concluso con la vittoria per 2-0 dei nerazzurri, ha visto una direzione arbitrale di Massimi che non ha convinto. La prestazione del fischietto di Termoli, coadiuvato dagli assistenti Bresmes e Di Iorio, Colombo come IV uomo, Ghersini al VAR e Paganessi all’AVAR, è stata caratterizzata da episodi controversi, in particolare sul rigore inizialmente assegnato e poi revocato, e dalla gestione discutibile dei cartellini.
I casi da moviola di Inter-Udinese
Il rigore revocato al 5′: doppio errore
Al 5′ minuto, Marko Arnautovic viene lanciato nello spazio da Asllani. Entrato in area, l’attaccante rientra sul sinistro, calcia male e colpisce il braccio di Kabasele. L’arbitro, inizialmente, lascia proseguire, ma poco dopo fischia il rigore per fallo di mano.
Richiamato al monitor dal VAR, Massimi corregge la decisione: il braccio di Kabasele era lungo il corpo, non configurando alcuna infrazione. Un episodio che mette in luce un doppio errore: prima il mancato intervento, poi l’assegnazione frettolosa del penalty.
Cartellini: gestione insufficiente
La partita ha visto soltanto un’ammonizione, comminata al 15′ al centrocampista dell’Inter Asllani per un intervento duro su Karlstrom. Tuttavia, sono diversi i casi in cui Massimi ha scelto di non sanzionare falli evidenti:
20′: Bisseck ferma Lucca con un intervento irregolare, ma l’arbitro non estrae il giallo nonostante le proteste dei giocatori dell’Udinese.
50′: piede a martello di Atta su Bisseck. Massimi fischia fallo ma si limita a una sanzione verbale.
51′: intervento scomposto di Abankwah su Asllani, proprio davanti all’arbitro, che ancora una volta non mostra alcun cartellino.
Questa gestione lascia perplessi, considerando la gravità di alcuni falli e il clima agonistico della gara.
Episodio al 65′: contatto in area tra Lucca e Carlos Augusto
Al 65′, Lucca cade in area dopo un leggero contatto con Carlos Augusto. Massimi lascia correre senza consultare il VAR. Un episodio dubbio, ma il contatto appare troppo lieve per giustificare un calcio di rigore.
Recupero e interruzione: malore sugli spalti
Il primo tempo ha visto un’interruzione dal 41′ al 46′ a causa di un malore di un tifoso sugli spalti, gestito prontamente dagli addetti ai lavori. Al termine della gara, il recupero è stato di 7 minuti nella prima frazione e di 4 nella seconda.
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