Luci e Ombre
Roma-Lecce 1986: quando lo scudetto svanì contro una retrocessa
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6 ore agoon
Un episodio memorabile e curioso nella storia della Serie A è senza dubbio quello del 20 aprile 1986, quando la Roma, lanciatissima verso lo scudetto, vide il proprio sogno infrangersi in maniera clamorosa contro il Lecce, una squadra già retrocessa e senza nulla da perdere. Un match che è rimasto impresso nella memoria dei tifosi giallorossi, non solo per il risultato, ma per le incredibili circostanze che portarono alla disfatta.
Il contesto: la Roma favorita per il titolo
La Roma, guidata dall’allenatore svedese Sven-Göran Eriksson, era a un passo dal conquistare il secondo scudetto della sua storia, dopo quello del 1982-83. I giallorossi avevano costruito una stagione di alto livello, grazie a giocatori del calibro di Roberto Pruzzo, Bruno Conti e Carlo Ancelotti.
Con solo tre giornate al termine, la Roma era seconda in classifica, a un punto dalla Juventus. La sfida contro il Lecce, già condannato alla Serie B, sembrava l’occasione perfetta per mettere pressione ai bianconeri e compiere il sorpasso. Il Lecce, per di più, era privo di molti titolari, schierando una formazione composta da giovani e riserve.
La partita: una sorpresa clamorosa
L’Olimpico era gremito, con oltre 60.000 tifosi pronti a festeggiare una vittoria che sembrava scontata. Tuttavia, il campo raccontò una storia completamente diversa. Il Lecce giocò con coraggio e leggerezza, senza il peso della pressione, mentre la Roma apparve nervosa e poco lucida.
La squadra pugliese, guidata dall’allenatore Eugenio Fascetti, colpì per prima con un gol di Alberto Di Chiara. La Roma pareggiò momentaneamente, ma il Lecce rispose con due gol di Barbas e Pasculli, fissando il risultato sul 3-2 finale. Allo stupore sugli spalti seguì un silenzio irreale: l’improbabile vittoria del Lecce aveva di fatto consegnato lo scudetto alla Juventus, che nello stesso giorno vinse contro il Milan.
Le conseguenze: un finale amaro
La sconfitta contro il Lecce rappresentò una delle delusioni più cocenti nella storia della Roma. Nonostante una grande stagione, i giallorossi persero la possibilità di lottare per il titolo, mentre la Juventus festeggiava il suo ventiduesimo scudetto.
La partita contro il Lecce è ancora oggi simbolo dell’imprevedibilità del calcio, in cui i pronostici possono essere ribaltati e le emozioni amplificate da risultati inaspettati. Per i tifosi della Roma, quel giorno resta una ferita aperta, ma anche una lezione sull’importanza di non sottovalutare mai gli avversari, indipendentemente dalla loro posizione in classifica.
Un evento che, ancora oggi, è ricordato come uno dei più sorprendenti e incredibili della storia della Serie A.
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