Diavolo in me
Lo cacciano ovunque vada: il triste destino di Marco Fassone… Perché lo licenziano tutti?
Published
6 anni agoon
By
RedazioneNeanche il tempo di prender posto al tavolo del consiglio di amministrazione del Milan, che Elliott, il nuovo proprietario, fa fuori Marco Fassone! Una mossa attesa, ma nient’affatto dovuta, perché se è vero che chi subentra al comando di una società, di solito, preferisce sostituire uomini di propria fiducia a quelli che si ritrova in casa, altrettanto vero è che se chi c’era già aveva lavorato bene, non v’è ragione di un cambio imminente, specialmente in un momento di transizione assai delicato e per di più in pieno mercato.
Invece non solo Elliott epura immediatamente Fassone, ma lo fa appellandosi alla giusta causa e riservandosi quindi la facoltà di chiedergli pure i danni. Non entriamo qui nel merito dell’amministrazione dell’ormai ex Ad rossonero, ma certo viene spontaneo domandarsi come mai, ancora una volta, Fassone venga messo alla porta, dopo esser stato accompagnato all’uscita tanto alla Juve, quanto al Napoli e all’Inter.
Sarà pure bravo, ma è innegabile che il suo curriculum brilli più per i licenziamenti all’attivo che per i risultati ottenuti. La sua avventura nel mondo del pallone comincia alla Juventus, dove si occupa del marketing e lavora al progetto Stadium, ma quando questo vede la luce, lui è stato mandato via da un pezzo. Va al Napoli, chiamato da De Laurentiis per sostituire Pierpaolo Marino, ma l’idillio dura poco e dopo sole due stagioni è tempo di fare di nuovo le valigie. Neppure stavolta però Fassone resta a spasso e si accasa all’Inter col ruolo di amministrazione delegato, ma il passaggio del club nerazzurro da Moratti a Thohir lo mette di fatto all’angolo e presto lo costringe a farsi da parte in favore dell’inglese Bolingbroke, considerato dal tycoon indonesiano più esperto e affidabile di lui.
L’ennesimo licenziamento, anziché chiudergli le porte, gli spalanca incredibilmente quelle del nuovo Milan cinese, che Fassone si dice sicuro di poter riportare agli antichi splendori grazie soprattutto alla valorizzazione del brand rossonero sui mercati orientali. In Oriente però conclude poco o niente e invece di aumentare il fatturato del club, ne rimpolpa i debiti, avallando una campagna acquisti da 250 milioni di euro, che, risultati alla mano, si rivela un completo fallimento. Il resto è storia di oggi, cronaca di un licenziamento annunciato.
Perché Marco Fassone viene cacciato ovunque vada? E perché a lui è concessa sempre una seconda, una terza, una quarta e pure una quinta chance? Siamo certi che neppure questa volta rimarrà disoccupato a lungo, una poltrona da dirigente lo aspetta da qualche altra parte, ma riuscirà a tenersi il posto? Intanto, i tifosi del Milan, pronti a riabbracciare l’ex Leonardo, alzano i calici e salutano Fassone, augurandogli il meglio per il futuro…
Adriano Meis