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Pallonate

Vivo grazie alla fidanzata

Pareva spacciato, Adam Dodd, ma la sua dolce metà non voleva saperne di lasciarlo andare!

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Vivo grazie alla fidanzata

Era spacciato, ma la fidanzata gli salva la vitaNon ci fosse stata lei quella notte, difficilmente Adam Dodd se la sarebbe cavata… Un intervento provvidenziale, che ha scongiurato il peggio!

United of Manchester

Correva l’anno 2005 quando un gruppetto di tifosi contrari all’acquisizione del Manchester United da parte del magnate statunitense

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Malcolm Glazer fondano lo United of Manchester, che milita attualmente nella Northern Premier League

Tra i calciatori più amati dei Red Rebels, il difensore Adam Dodd, che ha collezionato sin qui 99 presenze in tre stagioni con la maglia dei dissidenti!

Notte di paura

E pensare che i tifosi dei Red Rebels hanno rischiato di perdere per sempre il loro beniamino, colpito da infarto nella notte del 3 giugno 2022! 

Doddy sarebbe probabilmente morto nel sonno se la fidanzata, che dormiva accanto a lui, non si fosse svegliata e gli avesse praticato tempestivamente un provvidenziale massaggio cardiaco

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Redivivo!

Se l’è vista brutta, ma grazie al tempestivo soccorso prestatogli dalla fidanzata e alle successive cure in ospedale, Adam Dodd si è svegliato dal coma nella giornata del 7 giugno!

Gli sarà impiantato un defibrillatore interno e dovrà osservare un lungo periodo di riposo, ma per fortuna il peggio è passato!

Il racconto

Passato il peggio, Adam Dodd ripercorre le tappe della sua battaglia per la vita:

Il mio cuore si era fermato e stavo morendo. Per fortuna la mia ragazza ha sentito il mio sussulto e ha prontamente

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chiamato il 999 ed eseguito la RCP (rianimazione cardiopolmonare o massaggio cardiaco) fino a quando non è arrivata l’ambulanza dopo circa 16 minuti.

Se non ci fosse stata lei a praticarmi la RCP sarei morto. Le possibilità di sopravvivenza ad un arresto cardiaco fuori dall’ospedale sono del 3%

Appena arrivata l’ambulanza, hanno utilizzato il defibrillatore. Dopo alcuni tentativi hanno recuperato il battito cardiaco.

Poi mi hanno portato all’ospedale di Blackpool nel reparto di terapia intensiva in coma indotto dove sono rimasto per quattro giorni.

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Non ricordo nulla di tutto ciò, ma non riesco ad immaginare cosa abbiano provato i miei cari, temendo per la mia vita o per possibili danni cerebrali. La mia vita è stata completamente sconvolta”.

Grazie a tutti!

Vinta la sua personale battaglia contro la morteDoddy ha voluto ringraziare tutti coloro che gli sono stati vicini, ricordando l’importanza della RCP, che a conti fatti, gli ha salvato la vita:

Sono estremamente fortunato ad essere ancora qua e voglio sensibilizzare tutti sull’importanza di sapere praticare l’RCP

e di utilizzare nel modo corretto i defibrillatori pubblici, perché è ciò che può salvare la vita di qualcuno. Grazie mille per tutti i messaggi di supporto”.

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