Così non VAR
Gli episodi più controversi della sfida tra Atalanta e Napoli (2-3)
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6 ore agoon
La sfida del Gewiss Stadium tra Atalanta e Napoli, conclusasi con la vittoria per 3-2 in favore dei partenopei, è stata caratterizzata da diversi episodi dubbi che hanno scatenato le polemiche tra giocatori, allenatori e tifosi. Ripercorriamo i momenti più controversi della partita, analizzando le decisioni arbitrali che hanno influenzato l’andamento del match.
Primo tempo: gli episodi, il caso Politano e il primo giallo a Neres
All’11° minuto del primo tempo, Matteo Politano si accentra dalla fascia destra e tenta un tiro diretto verso il primo palo. La traiettoria del pallone sembrava essere stata deviata, ma l’arbitro ha assegnato un rinvio dal fondo invece del corner, suscitando le prime proteste della panchina del Napoli.
Al 42°, il primo cartellino giallo della gara viene mostrato a Neres, autore di un fallo su Bellanova. Tuttavia, le immagini televisive hanno lasciato il dubbio che il fallo fosse stato commesso proprio da Bellanova ai danni dell’attaccante brasiliano. La decisione ha suscitato non poche perplessità, con il Napoli che ha recriminato per il trattamento riservato al proprio giocatore.
Secondo tempo: pioggia di cartellini e proteste
La ripresa si è aperta con un incremento di tensione e con l’arbitro costretto a estrarre diversi cartellini gialli per placare gli animi.
Al 64°, Djimsiti è stato ammonito per un fallo su Anguissa, una decisione accettata senza troppe polemiche. Subito dopo, al 65°, è stato Ruggeri a finire sul taccuino dell’arbitro per una trattenuta su Di Lorenzo, tra le proteste dell’Atalanta.
Al 72°, il tecnico del Napoli, Antonio Conte, è stato ammonito per proteste dopo un acceso confronto con il quarto uomo a seguito di uno scontro tra Hien e Lukaku. L’episodio si è rivelato particolarmente controverso perché l’arbitro ha deciso di non sanzionare con il cartellino giallo il giocatore dell’Atalanta, scatenando la rabbia della panchina ospite.
Al 76°, Scalvini ha ricevuto un’ammonizione per un intervento giudicato troppo irruento su McTominay.
Solo tre minuti più tardi, al 79°, Romelu Lukaku ha segnato il gol del 3-2 per il Napoli, ma l’azione ha visto le proteste dei giocatori dell’Atalanta, che hanno lamentato un presunto fallo dell’attaccante belga su Scalvini. L’arbitro, dopo un check con il VAR, ha convalidato la rete tra le polemiche.
Un altro episodio decisivo si è verificato all’86°: Hien è stato ammonito per un fallo su Simeone. Essendo diffidato, il difensore svedese dell’Atalanta sarà costretto a saltare il prossimo incontro di campionato. La situazione ha ulteriormente innervosito i padroni di casa, che già lamentavano disparità di trattamento nei confronti del Napoli.
All’88°, anche McTominay è finito sul taccuino dell’arbitro per aver allontanato il pallone a gioco fermo. Il centrocampista scozzese, autore di una buona prestazione, si è mostrato sorpreso dalla decisione, che è apparsa in linea con il regolamento ma forse eccessivamente severa considerando il contesto.
Bilancio disciplinare e direzione arbitrale sugli episodi
L’arbitro, coadiuvato dagli assistenti Alassio e Peretti, dal quarto uomo Giua e dal VAR (Di Paolo con AVAR Di Bello), ha complessivamente estratto sette cartellini gialli, sei per i giocatori (Neres, Djimsiti, Ruggeri, Scalvini, Hien, McTominay) e uno per il tecnico Conte. Le decisioni arbitrali, spesso al limite, hanno contribuito a innalzare il livello di tensione in una gara già intensa di per sé.
La direzione arbitrale, pur non essendo priva di errori, è stata condotta con autorità. Tuttavia, alcuni episodi rimangono oggetto di discussione e dibattito, con entrambe le squadre che hanno avuto motivi per lamentarsi. I riflettori ora sono puntati sulla gestione del prossimo match dell’Atalanta, che dovrà fare a meno di Hien a causa della squalifica.