Fino alla fine
Thiago Motta: “Domani partita complicata. Out Cambiaso”.
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Thiago Motta, alla vigilia della sfida del Sinigaglia, presenta il match che vede la Juventus affrontare il Como nella conferenza stampa.
Thiago Motta ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Como: un match importantissimo per la Juventus, che non può perdere ulteriore terreno dal quarto posto.
Di seguito le parole del tecnico bianconero.
Che gara si aspetta Thiago Motta?
“Partita complicata, dove come sempre, massima concentrazione e determinazione di fare una grande partita. E’ una squadra, che come suo allenatore, ha grande ambizione e lo abbiamo visto anche nell’ultimo mercato fatto. Hanno messo in difficoltà tantissime squadre come Atalanta, Milan e Roma. Domani dovremo fare una grande partita”.
Come ha preso l’esclusione Alberto Costa?
“Ho parlato con Alberto e ha capito perfettamente: siamo tutti contentissimi di quello che fa in allenamento e mi piace perché è arrivato con fame. Lui è un giovane di grande lavoro e siamo tutti contenti di quello che sta facendo”.
Thiago Motta è soddisfatto degli acquisti?
“Sono contento ed orgoglioso di tutti i miei ragazzi: siamo un gruppo che ha i nostri obiettivi e valori. Vogliamo raggiungere i nostri obiettivi come deve essere”.
Quando possono giocare insieme Kolo Muani e Vlahovic?
“La cosa più importante è il collettivo, con la squadra che deve funzionare sia a livello difensivo che offensivo”.
In questa sessione di mercato sono arrivati due giocatori mancini come Kelly e Veiga, quanto possono essere importanti nello sviluppo dell’azione?
“Aldilà di essere mancini, anche se i mancini tecnicamente sono bravi ed è come nel caso di due giocatori come Lloyd e Renato che possono giocare insieme, perché hanno già fatto diversi ruoli. Possono giocare come due difensori o da terzino con un altro difensore. Renato ha fatto anche il centrocampista. A prescindere se sono mancini o no, sono due giocatori che sicuramente, per le loro caratteristiche e per il loro livello, aiuteranno tantissimo la squadra, quando la squadra avrà bisogno”.
Come sta Cambiaso ed è felice che sia rimasto?
“Siamo felici e sono felice per lui che sia rimasto alla Juventus: penso abbia sempre voluto rimanere qui. Domani non ci sarà, come saranno assenti Bremer e Cabal”.
Quanto è soddisfatto di Vlahovic?
“Sono molto contento di Dusan, però devo dire che do per scontato l’attitudine e l’atteggiamento: questo deve essere da esempio. Lui ha avuto sempre un atteggiamento impeccabile. È un ragazzo che accetta le decisioni per il bene della squadra. Lui come tutti hanno capito la filosofia e stanno facendo molto bene”.
State lasciando alle spalle i momenti negativi?
“Quando sono i momenti migliori? Quando si vince la partita. Questi ragazzi stanno dando tutto. Io dirò sempre questa finché la vedrò. Il giudizio alla fine viene dato sul risultato. Questi ragazzi si impegnano e lavorano, a volte abbiamo ottenuto i risultati altre no. Domani abbiamo una grande opportunità per dimostrare. I momenti belli nel calcio ci sono quando vinci”.
La caratteristica che apprezza di più di Fabregas?
“Ho passato tanti anni a Barcellona ed ho passato tanti anni in una società ambiziosa. Fabregas affronta le grandi squadre con coraggio e giocando in attacco. Non ho mai visto il Como difendersi”.
Cosa dici alla tua squadra quando sbaglia?
“Anche contro l’Empoli abbiamo fatto tante cose belle. Lo sbaglio fa parte del gioco. Nessun giocatore vuole sbagliare davanti a 40 mila persone. È molto importante come si reagisce agli errori. I ragazzi hanno dimostrato questo. L’Empoli ha messo in difficoltà tante squadre, ma i nostri giocatori hanno continuato ad andare in avanti e sono andati a vincere la partita. L’importante è come reagisci agli errori e come li affronti”.
Ha scelto lei Kolo Muani?
“È una nostra scelta. Eravamo tutti convinti di lui. Sono molto convinto che Randal potrà ancora fare meglio”.
Che differenza c’è quando avete Vlahovic o Kolo Muani?
“Noi vogliamo attaccare lateralmente quando gli altri si chiudono e vogliamo portare 3/4 uomini nell’area avversaria. Randal e Dusan devono fare lo stesso lavoro. Quando abbiamo la possibilità dobbiamo attaccare la profondità per allungare la squadra. Poi il minimo per loro bisogna andare in area e fare gol, ma c’è anche la fase difensiva. Devono aiutare i compagni e riaggredire subito la palla. Devono fare tante cose e lo sanno bene”.
Questa classifica rispecchia i valori del campionato?
“È uno stimolo in più e vogliamo competere con le altre. Tantissime squadre si sono rinforzate e non è la prima volta. Noi abbiamo perso Gleison e Cabal e non abbiamo mai avuto Arek. Questo per noi è un grande stimolo per competere con l’avversario. Noi dobbiamo vincere le partite e dare continuità. Per vincere partite esiste solo un modo: il lavoro”.
Cosa manca alla sua Juve?
“Non è la mia Juve, ma la nostra Juve. Questa è una squadra che è cambiata tantissimo da inizio stagione. Non stiamo cercando la perfezione, ma di crescere sempre. Noi lavoriamo per trovare la continuità di risultati giusti per arrivare in alto”.