Pagelle
Germania-Svezia 2-1, le pagelle di Ciccio Mariello: Kroos inferno e ritorno, Gomez pronto per la pensione!
Published
6 anni agoon
By
RedazioneLE PAGELLE DI GERMANIA-SVEZIA
di Ciccio Mariello
NEUER 6.5 Bravo ad aspettare Berg e soprattutto il rientro di Boateng in avvio. Incolpevole sul gol, è determinante a tenere aperta la partita nel recupero di primo tempo con il volo sulla zuccata di Berg.
KIMMICH 6.5 Ormai è una certezza. Giocatore completo che sa fare entrambe le fasi. Quando scende in fascia è l’arma in più della Germania. Veloce, tecnico, sempre pronto all’inserimento con o senza palla.
BOATENG 4.5 L’intervento in ritardo su Berg era chiaramente da rigore. Lo salvano Marciniak (lo stesso che non vide il rigore di Vertonghen su Douglas Costa a Wembley) e l’inutile VAR. Nella ripresa invece nulla lo salva dalla doppia ammonizione.
RUDIGER 4.5 Toivonen, non esattamente Mennea, lo brucia sullo scatto senza appello. Per completare l’opera, allunga la traiettoria beffando il proprio portiere.
HECTOR 6 Schierato a furor di popolo, un po’ come Gullo nel Cervia, è meno intraprendente nella fase di spinta. Strappa la sufficienza con quell’intervento su Claesson sul finire di prima frazione.
42′ st BRANDT 6 E’ abbonato ai pali; già due sempre allo scadere. Vince il Mondiale della sfiga.
RUDY 6 Prende il posto dell’indolente Khedira, resiste 25′ prima che gli spacchino il setto nasale.
31′ GUNDOGAN 5.5 Non fa in tempo ad acclimatarsi che la Svezia passa. Non ci riuscirà più…
KROOS 6.5 Da una sua palla persa nasce il vantaggio svedese. Da uno che ci aveva abituato col Real Madrid ad una percentuale del 99% di passaggi riusciti non è ammissibile. Poi però tira fuori il coniglio dal cilindro al 95′ che lo fa diventare il salvatore della patria.
MULLER 5 Nell’affollatissima area svedese, da uno come lui ti aspetti da un momento all’altro la zampata, il gol sporco, il colpo che rimette sotto al tappeto tutti i problemi. Ed invece un altro passaggio a vuoto…
DRAXLER 5 L’indolenza fatta trequartista. Il sosia di Clay Jensen di Thirteen Reasons Why, non riesce a produrre nulla che abbia a che fare con il giuoco del calcio. Non a caso viene lasciato negli spogliatoi all’intervallo.
1′ st MARIO GOMEZ 5 Quando non vuoi arrenderti all’idea di andare in pensione.
REUS 6.5 Di quelli là davanti sembra il più ispirato; svaria da sinistra a destra, mette palloni interessanti nel mezzo, fino al graffio che cambia la storia.
WERNER 5 E pensare che i ben informati parlano di un interesamento del Milan per lui. Quando le disgrazie non vengono mai sole. Pare che Oliver Bierhoff, il team manager della Nazionale, abbia chiesto a Low di entrare nel secondo tempo: “Anche se ho 49 anni posso far meglio di questo qua” pare abbia detto l’ex Milan e Udinese.
ALL. LOW 4 La sua Mannschaft è una squadra narcisista che si pavoneggia come chi si sente la più brava e bella di tutte. La conferma sono i 6′ giocati con l’uomo in meno senza procedere alla sostituzione di Rudy. Peccato che non riesca a trovare la via della rete e presti il fianco alle ripartenze in campo aperto. La velocità dei messicani non ha dato scampo, Kroos lo salva da una figuraccia storica.