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Interviste

Esclusiva: Giorgio Perinetti

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Esclusiva: Giorgio Perinetti

Esclusiva: Giorgio Perinetti

Esclusiva: Giorgio Perinetti ha parlato dell’attuale Serie A, dei problemi della Juve, della Roma di Ranieri e di Ibra come dirigente.

Davide Sacchetti ha intervistato in esclusiva per Calcissimo.com Giorgio Perinetti, uno dei dirigenti sportivi più esperti del calcio italiano. Con una carriera iniziata nel 1972 nella Roma, Perinetti ha lavorato in piazze importanti come Napoli, Palermo, Juventus, Siena, Bari, Venezia, Genoa, Brescia e Avellino, vivendo momenti storici e contribuendo alla crescita di numerose società.

L’intervista esclusiva per Calcissimo.com

Un campionato combattuto

Come sta vedendo questa Serie A?
“È un campionato molto più combattuto rispetto agli ultimi anni. Solo ieri l’Inter ha dato uno strappo decisivo. Anche la lotta per la salvezza è ancora apertissima, rendendo il torneo molto interessante.”

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Juventus, colpe condivise e un progetto incompiuto

Come sta vedendo la Juventus? Le colpe come le suddivide?
“Quando un’annata va bene il merito è di tutti, quando va male il demerito è generale. Il problema della Juventus è che il progetto non è mai decollato. Nonostante gli investimenti, la squadra ha perso valore e identità. Giocatori come Yildiz sono partiti bene ma poi hanno faticato. È mancata una vera base per crescere.”

Molti dei giocatori arrivati in estate sono pronti per la maglia della Juventus?
“Sono giocatori che non hanno mantenuto le aspettative. Questo può dipendere dal fatto che siano stati sopravvalutati o che non reggano la pressione dell’ambiente Juventus.”

Roma, Ranieri e il futuro della panchina

Cosa ne pensa della Roma e del lavoro di Ranieri?
“La Roma era partita con De Rossi con tante aspettative. Juric, invece, non era l’allenatore adatto per subentrare a stagione in corso. Con Ranieri la squadra ha ritrovato serenità e sta facendo grandi cose. Questa stagione può essere la base per costruire il futuro.”

Chi vedrebbe bene sulla panchina della Roma l’anno prossimo?
“Mi fiderei meno degli algoritmi, visto che la Roma li ha usati negli ultimi anni per scegliere allenatori, dirigenti e giocatori. Terrei Ranieri.”

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Milan e il ruolo di Ibrahimovic

Ibrahimovic è pronto per stare nel Milan in questo ruolo?
“Essere un grande calciatore ed essere un grande dirigente sono due cose diverse. Il Milan in estate ha fatto scelte discutibili, affidandosi a dirigenti poco esperti. Poi hanno richiamato Ibrahimovic, ma anche lui deve ancora farsi le ossa in questo ruolo. Il Milan deve imparare dagli errori per il prossimo anno.”

Esclusiva: Giorgio Perinetti

L’operazione di mercato più complicata

Qual è stata l’operazione di mercato più complicata della sua carriera?
“La più problematica è stata al Genoa con la cessione di Piatek. Abbiamo realizzato una grande plusvalenza, acquistandolo per 3-4 milioni e rivendendolo dopo sei mesi per 35 milioni. Preziosi la considera ancora la migliore operazione fatta, ma all’epoca i tifosi non la capirono e ci fu una forte contestazione.”

Gestire i problemi nei grandi club

Lei è stato in piazze importanti, come si risolvono i problemi in club come Roma e Juventus?
“Ogni piazza ha le sue dinamiche. Un bravo dirigente deve prevenire i problemi prima che si verifichino. Se qualcosa va storto, l’esperienza ti aiuta a rimediare, ma la chiave è anticipare le criticità prima che diventino crisi.”

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