Diavolo in me
Milan-Chievo 3-2, pagelle e contropagelle Non Evolute: ancora André, Jacobone inarrestabile! Çalha come Zorro!
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7 anni agoon
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RedazioneMILAN-CHIEVO 3-2
Le pagelle di Carlo Tagliagambe
MILAN (4-3-3)
Donnarumma: non ha responsabilità particolari sui gol che, tabellino alla mano, sono anche gli unici due tiri in porta che riceve nel corso dell’intera gara. Voto 6
Borini: ce la mette tutta, anche se il fatto che non sia un terzino di ruolo diventa palese quando Giaccherini -nell’uno contro uno- lo mette a sedere e serve a Stepinski l’assist dell’1-1. Senza contare che, due minuti dopo, sempre dalla sua porzione di campo Inglese trova il gol della domenica. Peccato. Voto 5
dal 60′ A. Silva: altro giro, altro gol pesante come un macigno, sempre nei minuti finali di gara, quando i palloni cominciano davvero a scottare… Voto 7
Zapata: provvidenziale la sua chiusura -uno contro uno- su Inglese ormai in procinto di tiro a pochi metri della porta, un po’ impreciso in occasione del pareggio del Chievo quando molla la marcatura di Stepinski, probabilmente ingannato dalla deviazione di Bonucci. Voto 6
Bonucci: primo tempo pressochè perfetto, qualche sbandatura di troppo nella ripresa quando -per recuperare il risultato- Gattuso ordina il passaggio alla difesa a tre. E lì perde qualche pallone di troppo: la sua fortuna è che i compagni di reparto ci mettano una pezza, ma l’assenza di Romagnoli pesa. Eccome. Voto 5,5
Rodriguez: il suo attuale stato di forma è perfettamente riassunto dal tiro -posizione ideale e rimbalzo del pallone perfetto- che sbanana malamente ad inizio ripresa, facendo guadagnare agli avversari un fallo laterale… Voto 5
Kessie’: pregevole la sgroppata -perfetto mix di forza ed eleganza- con cui sguscia via sulla destra per poi recapitare a Çalhanoglu il pallone del vantaggio rossonero. Il campo pesante non aiuta poi la sua tenuta fisica nella ripresa, ma la sua gara è sicuramente sufficiente, nonostante il rigore sprecato nel finale. Voto 6
Biglia: un paio di buone sventagliate davanti alla difesa per far cambiare aria al pallone e il tiro da fuori sulla cui respinta arriva poi il gol di Cutrone. Il minimo sindacale. Voto 6
Bonaventura: partita tatticamente ordinata e di sostanza. Voto 6
Suso: primo tempo di raffinatezze (sua l’imbeccata per Kessie che origina l’1-0) e poca corsa, nella ripresa taglia l’area di rigore con decine e decine di palloni nonchè un paio di aperture da applausi. Voto 6,5
Cutrone: si conferma animale d’area piccola il cui habitat naturale si sviluppa a cavallo della linea del fuorigioco dove -puntualmente- arriva il suo settimo gol stagionale in serie A, 15° complessivo. Avercene. Voto 6,5
dall’83’ Musacchio: entra e si merita la standing ovation con un coast to coast da applausi. Voto 6
Çalhanoglu: resiste alla tentazione di sfondare la rete e preferisce stoppare, sterzare e insaccare il pallone dell’uno a zero che Kessie gli deposita gentilmente sul piede. Gol a parte, gioca una gara generosissima in cui alterna combinazioni di fioretto con Suso alla sciabola tra i denti con cui rincorre avversari per 95′. Voto 7
All. Gattuso: era davvero troppo importante portarsi a casa l’intera posta in palio, sia per il morale sia per rimanere ancorati alla speranza Champions. Ed è ancora più bello centrare i tre punti al termine di una partita del genere, conclusa con tutta la squadra radunata in cerchio per ascoltare il suo discorso finale. Voto 6
Le contropagelle di Alessandro Jacobone
Donnarumma: S.V. Incolpevole sui gol, resta a guardare per il resto della partita. Nessun intervento degno di nota.
Borini: 5. Inutile insistere su Fabio terzino, non è il suo ruolo e, una volta venuto meno l’ingrediente applicazione, dimostra poca furbizia nel ruolo.
Bonucci: 6. Meno lucido del solito, sembra soffrire l’assenza del gemello Alessio. Sue le uniche distrazioni della difesa, ma quando serve salire in cattedra come capitano lo fa.
Zapata: 6,5. Assente dai campi di gioco da tempo si dimostra puntuale nell’anticipo e attento nell’arretrare in tempo in caso di bisogno.
Rodriguez: 5,5. Continua il suo periodo opaco. Sono severo con lui perchè ho ancora negli occhi il Ricardo di inizio stagione. E’ quello che deve tornare.
Kessie: 6. Svolge il suo compito con la professionalità di un impiegato. Potrebbe fare di più, ma quando si avvicina all’area avversaria pensa già alla Pasqua.
Biglia: 6. Alterna un ottimo lavoro di filtro davanti alla difesa con errori di passaggio non degni di un nazionale argentino. Anche lui bisognoso di riposo.
Bonaventura: 5,5. L’intensità di inizio anno sta scemando, ma tira la carretta per mancanza di sostituti all’altezza. Il tentantivo di cambio modulo da parte del mister crediamo sia proprio per trovare soluzioni nella rotazione.
Suso: 6,5. Il mister sembra leggermi nel pensiero e deve averlo fatto camminare sui ceci a Milanello affinchè imparasse ad agevolare le sovrapposizioni dei terzini. Oggi lo ha fatto più volte e i risultati si sono visti…
Cutrone: 6. Insufficiente per buona parte di gara e rimproverato da Rino come uno studente di prima media, si fa trovare pronto come faceva Inzaghi. Se Pippo non fosse più in vita penserei ad una reincarnazione….
Çalhanoglu: 7. Io, classe ’74, ho visto un altro giocatore danzare sull’erba con il suo ciondolìo. Mi prenderò forse 1000 insulti, ma nel turco vedo Zorro e le sue giocate!
Silva: 7. Prosegue il suo momento magico e regala altri tre punti dopo quelli di Genova. Va servito faccia alla porta e sarà letale per molti. Vai André!
Musacchio: 6,5. Chi gioca 10 minuti meriterebbe un senza voto d’ufficio, ma Mateo entra con la voglia gattusiana di mangiarsi l’erba e lo fa con gli avversari proponendosi in occasione del rigore come piace all’allenatore. Merita più minuti per professionalità e attaccamento alla maglia.
Gattuso: 7. Ha gli attributi per sfoderare un 3-5-2 che ha segnato il disastroso inizio stagione del Milan, dimostrando che non ha paura di nulla. Vince la gara con i suoi cambi e, a questo punto, ci chiediamo se voglia lui rinnovare il contratto all’intero Milan: questa è casa sua!