Diavolo in me
Mister, c’è proprio poco da ridere…
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7 anni agoon
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RedazionePrima sconfitta stagionale e primi scricchiolii sulla panchina rossonera. Tutto prevedibile, forse inevitabile se si pensa agli assegni a nove zeri staccati dalla dirigenza rossonera per accontentare i desideri di Vincenzo Montella, che infatti ha ringraziato la prorietà con un 10 in pagella al capitolo calciomercato. Il tecnico, fresco (peraltro) di rinnovo di contratto fino al 2019, aveva chiesto di poter lavorare già al raduno con un’ampia porzione della rosa già a disposizione.
Detto, fatto: il 3 luglio a Milanello Montella fa conoscenza dei vari Musacchio, Kessie, Rodriguez, Borini e Çalhanoglu cui verranno aggregati, nel giro di una decina di giorni, anche i vari Bonucci, Conti, Biglia e André Silva. Praticamente tutti i nuovi con l’eccezione di Nikola Kalinic, acquisto ‘last minute’ del mercato rossonero.
Insomma, il tempo per lavorare sull’alternanza dei moduli e sull’amalgama del gruppo c’era, eccome. Così come il tempo per limare una condizione fisica che, a logica,in questo momento dovrebbe premiare più che penalizzare i rossoneri, partiti per il ritiro con netto anticipo rispetto a quasi tutte le antagoniste.
E, invece, il Milan di questo inizio stagone appare troppo spesso squadra apatica, distratta, depressa psicologicamente ed incapace di reagire di fronte alle prime avversità. Lo si è visto a Roma, d’accordo, ma lo si era intravisto già a San Siro contro il Cagliari, quando solo una prodezza di Suso aveva tolto le castagne dal fuoco dopo il pareggio dei sardi.
Tanti gli errori individuali, tanti però i movimenti di reparto da correggere e riprovare, al più presto, in allenamento. L’errore di fondo, il più grave, sta però nell’atteggiamento di chi il gruppo lo guida: vedere un allenatore che assiste quasi passivamente dalla panchina alla debàcle della sua squadra è un qualcosa che al Milan non si vedeva da tempo. Non un cambio, non un’intuizione, non un atto di coraggio a fronte di una panchina dove pur si adagiavano, comodamente, alcuni dei nomi di primo piano della campagna acquisti rossonera.
E poi, infine, presentarsi sorridente davanti alle telecamere dopo aver subito 4 reti dalla Lazio è francamente troppo. Oltre che non da Milan…
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