Amarcord
Milan, Honda: “Le critiche non mi smontano. Devo adattarmi al gioco di Seedorf”
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11 anni agoon
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RedazioneKeisuke Honda fa il punto sui suoi primi mesi da giocatore del Milan. Il bilancio non è certo dei migliori, e molti pensano che il giocatore sia stato acquistato più per ragioni di marketing che sportive: “Perché dovrei seccarmi? – si domanda ai microfoni della Gazzetta dello Sport -. Voglio aiutare il club in ogni modo. Se faccio fare soldi al Milan sono molto contento, ma mi pare che per il momento non sia così semplice. Giocare un bel calcio e richiamare tifosi allo stadio è una delle mie ambizioni. Quanto ai risultati, nessuno di noi è soddisfatto, ma il nostro è un lavoro di crescita continua. Sapevo che avrei trovato delle difficoltà al Milan, ma ho scelto questo club perché lo sognavo da sempre”.
Difficile l’intesa con Seedorf: “Parlo spesso con lui, col suo ottimo inglese è facile comprendersi. Soprattutto all’inizio non capivo tante cose, allora andavo nella sua stanza per approfondire dettagli. All’inizio a destra non mi sentivo a mio agio, ma in mezzo c’è Kakà, che sta giocando bene, e io devo trovare il mio spazio. Adesso va un po’ meglio rispetto alle prime partite. Certo, il centro è la mia casa: mi è capitato di giocare a destra in nazionale e nel Cska, però amo stare dietro la punta. Seedorf invece dice che ho le qualità per giocare a destra e ai giocatori capita di doversi adattare. Abbiamo filosofie differenti, l’importante è dialogare, e noi parliamo tanto, tutti i giorni”.
In campo così così, tutto ok invece nello spogliatoio: “A Milanello sono tutti bravissimi, lo staff è eccellente. Fra i miei compagni, tanti mi hanno aiutato: Kakà traduce quando non capisco qualcosa, Bonera, Abate e Montolivo mi danno consigli. E’ tutto importante per un adattamento più veloce. Balotelli? Siamo differenti nella scelta degli abiti e nello stile di vita, ma in campo siamo uguali e possiamo lottare e ridere insieme. Mario con il suo carattere ha regalato tante emozioni agli italiani. Non mi aspettavo pazienza: ho scelto la maglia numero dieci, sono stato presentato in grande stile. So che la gente si aspetta molto da me. Ma io ho fiducia in me stesso, e le critiche non mi smontano mai”.
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