Amarcord
Moggi sul caso Destro: “Giustizia sportiva coerente. La Roma si lamenta, ma ai tempi di Nakata…”
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11 anni agoon
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RedazioneAnche Luciano Moggi commenta il rigetto dell’appello presentato dalla Roma sulla squalifica di Mattia Destro, schierandosi dalla parte della Corte di Giustizia Federale.
“La settimana di Pasqua ha regalato una merce rara al calcio italiano, la coerenza – scrive l’ex direttore generale della Juventus sulle colonne di ‘Libero’ -. La verità incontrovertibile è che un pugno è un pugno e su un campo di calcio non è ammesso”.
“Non c’era ragione per sconfessare la prova tv togliendo ogni fondamento a un’istituzione nata e consolidatasi tra mille difficoltà – prosegue -. Condannare i gesti inopportuni ma sempre più frequenti sul campo è importante per il bene del nostro calcio. Abbiamo calciatori, come Mexes e De Rossi per citare i più maneschi, che sempre più spesso si concedono colpi di testa indegni per professionisti del pallone. Il codice etico di Prandelli non serve, basta una giustizia sportiva attenta e puntuale”.
La stoccata alla Roma, poi, si fa ancora più pesante: “Eppure in passato le regole erano state modificate proprio per andare incontro alle ‘necessità’ dei giallorossi: come avvenne nel 2001 con il regolamento degli extracomunitari. Il giapponese Nakata fu tesserato a pochi giorni dallo scontro diretto con la Juventus e lo Scudetto prese la via della Capitale. Non è stata così fortunata la Juve nel 2006 quando proprio la prova televisiva le tolse Ibrahimovic per tre giornate, compresa la sfida decisiva per il titolo con il Milan. Ma quella squadra era troppo forte e vinse ugualmente contro i rossoneri e nella corsa allo scudetto. Proprio come quella di oggi che domina il campionato quasi senza rivali, dall’alto di una superiorità schiacciante. Non si capisce allora tutto il clamore suscitato dalla sentenza negli ambienti romani. O veramente i giallorossi pensano di poter vincere il campionato rimontando otto punti negli ultimi cinque turni?”.
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