Amarcord
Verona, non solo Toni: tutti gli ingredienti della rinascita gialloblù
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11 anni agoon
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RedazioneNon solo Toni. Il 37enne centravanti di Pavullo è di certo il principale artefice del miracolo gialloblù, ma non l’unico. Gli ingredienti sono molteplici e tutti ben amalgamati tra loro. Merito di chef Mandorlini, che si sta conquistando sul campo, partita dopo partita, una meritatissima stella Michelin.
Dalla Lega Pro alla Serie A il passo non è stato breve, ci è voluto un gran lavoro, ma il lavoro alla fine paga sempre, questo il credo del tecnico ravennate, che ha saputo incanalare nella giusta direzione il talento di Iturbe e Jorginho, la grinta di Hallfredsson e la voglia di rivincita di un vecchio leone come Luca Toni.
Già, proprio lui, quel Toni che per molti si avviava ormai inesorabilmente sul Sunset Boulevard o viale del tramonto che dir si voglia, destinato inevitabilmente al pensionamento. Del pensionato però il numero 9 scaligero non ha proprio le physique du role, perché la parte che più e meglio di ogni altra gli si addice è quella del bomber.
E così, a 37 anni suonati, lo ritroviamo a giocarsi la classifica cannonieri con Tevez, Higuain e Immobile e a inseguire un Mondiale che meriterebbe davvero. E poi c’è l’estro di Juan Iturbe, tra le rivelazioni di questo campionato, giovane, ma già capace di colpi da autentico fuoriclasse.
L’argentino, che non a caso è soprannominato in patria il Messi Guaranì, ha rappresentato quella variabile impazzita che spariglia le carte e coglie impreparati gli avversari con la sua imprevedibilità. Unica pecca di una stagione altrimenti perfetta l’aver mollato il colpo una volta raggiunta la salvezza con largo anticipo, il non aver creduto fino in fondo al sogno europeo. Un sogno che sarebbe potuto diventare splendida realtà.
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