VIDEO – Lieto anniversario per Trapattoni: il tecnico festeggia i 40 anni di panchine

Il tempo passa in un fischio, secco e breve, come quelli di Giovanni Trapattoni, che oggi compie 40 anni di panchine. Era il 10 aprile del 1974 quando il Trap esordì subentrando a Cesare Maldini sulla panchina del suo Milan, con cui aveva giocato 274 partite.

Ma sono i 10 anni alla guida della Juventus che regalano al tecnico di Cusano Milanino le maggiori soddisfazioni. Fra il 1976 e il 1986 conquista infatti una Coppa Intercontinentale, una Coppa Campioni e una Coppa Uefa in Europa, oltre a una Coppa Italia e ben 6 Scudetti in patria, prima di andarsene all’Inter e vincere quello dei Record nel 1988-89, il suo settimo personale.

In Italia è ormai una leggenda: vince un’altra Uefa con la Juve nel 1993, la terza per lui, un altro record, prima di allenare anche Cagliari e Fiorentina. Ma il bel Paese ormai gli sta stretto: fra il 1994 e il 1998 emigra in Germania, in due esperienze diverse al Bayern Monaco conquista Meistershale, Coppa di Lega e Coppa di Germania, entrando nella leggenda con la celebre conferenza tutta nervi e tedesco maccheronico contro i suoi calciatori viziati e… Strunz.

L’Italia lo richiama per consegnarli la Nazionale in vista dei Mondiali di Corea e Giappone, ma contro l’arbitro Byron Moreno a nulla serve l’acqua santa. Due anni dopo agli Europei in Portogallo ci va di traverso il biscotto fra Danimarca e Svezia, e allora il Trap saluta l’azzurro con tanta mestizia. Resta in terra lusitana però, dove regala al Benfica lo Scudetto del 2005.

Poi, dopo l’esperienza allo Stoccarda, vola in Austria nel 2007, dove vince l’ennesimo campionato, il terzo all’estero, alla guida del Red Bull Salisburgo. Passano gli anni, ma Giuanin ama ancora la panchina e finisce per accettare quella della Nazionale Irlandese. Il potenziale è limitato, eppure solo un fallo di mano di Henry in Francia-Eire gli nega la gioia del Mondiale sudafricano anche se poi si rifà trascinando i verdi agli ultimi Europei.

Ora che i primi 40 anni sono passati ecco pronta una nuova sfida: potrebbe accettare di allenare Drogba alla Costa d’Avorio o raggiungere Del Piero al Sydney. Quel che è certo è che qualunque squadra allenerà, ci farà un fischio…