Cartellino Rosso
Nessuno è infallibile, neanche Dino Zoff
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2 anni agoon
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RedazioneAnche i migliori, a volte, sbagliano. Del resto errare è umano e nessuno è infallibile, neanche Dino Zoff. Non tutti gli errori però pesano allo stesso modo, ce ne sono alcuni che vengono ricordati più di altri, che lasciano un marchio indelebile su chi li commette.
Al Mundial ‘78
Tali sono quelli in cui è incappato Zoff ai Mondiali argentini del 1978, due nella semifinale contro l’Olanda e altrettanti nella finale per il terzo posto contro il Brasile. Brandts e Haan per gli oranje e poi Dirceu e Nelinho per i verdeoro battono l’estremo difensore azzurro dalla lunga distanza, ponendolo nell’ingrato ruolo di capro espiatorio della disfatta italiana in Argentina. Quattro anni più tardi, in Spagna, Zoff riuscirà a prendersi una meritata rivincita sui suoi detrattori, contribuendo con le sue parate alla conquista del terzo titolo mondiale della nostra Nazionale.
Ad Atene
Sbaglierà ancora Dino Zoff, stavolta con la maglia della Juve, e in seguito a questo errore deciderà di ritirarsi: accadde ad Atene nel 1983, in finale di Coppa dei Campioni, contro l’Amburgo di Felix Magath, che lo pescherà colpevolmente fuori dai pali con un siluro all’incrocio dei pali, esploso da distanza siderale!