Se si fischia in favore della Juve è un complotto, se le si fischia contro tutti contenti! Ma il Milan ha pure il coraggio di lamentarsi?

Adesso basta! ‘Non ve se po’ sentì più’! Se si fischia in favore della Juve, si sbaglia sempre! Se invece le si fischia contro, tutti contenti! Ha ragione Allegri: “Quando gli episodi ci vanno contro nessuno dice nulla. Quando sono a favore succede un bordello“.

Succede pure di più, a dire il vero: interrogazioni parlamentari, indignati speciali che minacciano improbabili esposti alla magistratura, fiumi di lacrime e denunce di sospetti complotti. Un campionario di reazioni assortite, frutto di frustrazioni mai sopite e di totale incapacità di autocritica. La Juventus è l’alibi dei perdenti, il parafulmine di chi non sa vincere perché non ha ancora imparato a perdere.

Basterebbe ammettere la propria evidente e in occultabile inferiorità per evitare scene da Far West come quelle viste ieri sera al termine di Juve-Milan e lasciarsi alle spalle, una volta per tutte, quel clima da caccia alle streghe che immancabile si respira nell’aria quando c’è di mezzo la Vecchia Signora.

Certo, serve coraggio, e tanto, per gridare allo scandalo se in 97′ hai subito 24 tiri in porta e il tuo portiere è stato il migliore in campo per distacco! Certo, serve coraggio, e tanto, per lamentarsi della direzione di gara di un arbitro che all’8′ del primo tempo non ha concesso al tuo avversario un rigore solare e poi ha convalidato il tuo gol anche se viziato da fuorigioco!

E di coraggio ne serve ancora di più per protestare contro l’assegnazione di un penalty sacrosanto, specie se nella partita di andata hai portato a casa la vittoria anche grazie a un plateale errore arbitrale in tuo favore! A proposito, a distanza di sei mesi, qualcuno è in grado di spiegarci chi annullò il gol regolare di Pjanic e perché? A questa domanda nessuno però ha interesse a rispondere…