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Sognavamo il Leicester, ci risvegliamo col Barcellona: ma è andata davvero così male?
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8 anni agoon
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RedazioneSognavamo il Leicester, ci siamo risvegliati col Barcellona. Un risveglio brusco, di quelli traumatici, specie ripensando alla remuntada blaugrana ai danni del PSG. Certo, Ian Rush, proprio lui, non ha colto al volo l’occasione di riabilitarsi nei confronti di una Juventus che negli anni ’80 lo aveva pagato a peso d’oro ricevendone in cambio la miseria di 14 reti tra campionato e coppe, ma siamo sicuri che sia andata poi così male?
Il Barcellona è avversario sempre temibile, impossibile sostenere il contrario, ma non è più quello che sconfisse Pirlo e compagni a Berlino due stagioni fa. Non c’è più Xavi, Iniesta si è ormai avviato sul viale del tramonto per raggiunti limiti di età e acciacchi fisici ripetuti, e Messi ultimamente si concede qualche passaggio a vuoto di troppo.
La difesa blaugrana è tutto fuorché imperforabile, con Piquè unica garanzia di un reparto che ha perso Dani Alves sulla destra ed anche il suo erede Vidal, stagione finita per lui. Il Barcellona si può battere, non sarà una passeggiata ma si può battere. Come? Facendo tesoro della lezione di Emery, mettendola sul piano del ritmo e dell’aggressività, pressando i portatori di palla azulgrana fino al limite della loro area di rigore, impedendogli di ragionare e di distendersi in avanti. Bisogna correre e farli correre, sfiancarli mentalmente ancor prima che fisicamente.
Guai ad aspettarli passivamente, vietato lasciare al Barca il pallino del gioco, ne sa qualcosa il PSG, che dopo aver rifilato 4 gol a Ter Stegen al Parco dei Principi, si è limitato a difendere il risultato al Camp Nou, rinunciando ad attaccare e finendo per subire 6 gol e una bruciante eliminazione che con un pizzico di coraggio in più difficilmente si sarebbe materializzata! Poteva andare peggio? Forse sì… Decisamente più complicato affrontare il Bayern di Ancelotti in questo particolare momento della stagione, Bonucci e Barzagli ne sono sicuri!
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