Diavolo in me
Milan-Inter, le pagelle rossonere
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4 anni agoon
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RedazioneMILAN-INTER
Le pagelle di Carlo Tagliagambe
MILAN (4-2-3-1)
Donnarumma: grosse parate non ne fa, i tiri dell’Inter sono tutti ben indirizzati. Voto 6
Calabria: non stringe su Lautaro in occasione del gol che sblocca la gara, poi prova a rimettersi in carreggiata, ma non riesce mai a creare seri pericoli alla retroguardia avversaria. Voto 5
Romagnoli: il gol del vantaggio nerazzurro nasce da una sua troppo morbida opposizione a Lukaku, che fa saltare ogni marcatura. Colpevole anche sul gol (sempre di Lukaku) che chiude la partita. Dopo aver ‘sottovalutato’ (parole sue) il match contro lo Spezia, ora il Capitano come giusiticherà la sua richiesta da 5 milioni di euro all’anno? Voto 4
Kjaer: l’ultimo ad arrendersi, nonostante non sia al meglio per un problema fisico. Sul primo gol l’errore è anche suo, ma il resto della difesa non accompagna la sua chiusura. Altra cosa, comunque, rispetto a Romagnoli. Voto 5
Theo Hernandez: di lui ci si ricorda per qualche strappo, e qualche botta subita, ma non riesce mai ad affondare la lama nella difesa avversaria. Voto 5
Tonali: troppo leggero per una partita così, sia a livello mentale che a livello fisico. E dire che ad inizio ripresa avrebbe anche l’occasione per la gloria, ma Handanovic gli dice no. Chissà se sarebbe stata l’occasione della tanto attesa svolta…Voto 5
dal 67′ Meite’: meglio stendere un velo pietoso sull’impatto di questo ragazzo in un Milan in cui avrebbe dovuto rappresentare solo un’alternativa e che invece -anche a causa dei suoi incredibili svarioni- sta vedendo crollare il castello di sabbia della prima parte di stagione. Voto 5
Kessie: partita di sostanza in mezzo al campo, ma non basta. Voto 5
Saelemaekers: ineffabile e troppo esile di fronte ai corazzieri di Conte. Voto 5
dal 67′ Leao: entra, ma non ci mette neanche tutta sta voglia. Voto 5
Çalhanoglu: un fantasma sulla trequarti, spreca malamente con un’improbabile tocco sotto la possibile palla del pareggio, poi su calcio piazzato calcia sempre o troppo corto o troppo lungo. Dal rientro post malattia, purtroppo, è un altro giocatore. Voto 4,5
Rebic: l’unico che, insieme a Ibra, prova a metterci grinta e voglia. Non è un caso che il primo tentativo in porta del Milan porta la sua firma (ma il tiro sibila il palo) così come l’ultimi acuto di una partita maledetta. Voto 5,5
Ibrahimovic: dopo l’inizio choc è lui a far tornare in partita i suoi con un colpo di tacco in area e poi a provare a sfondare la porta di Handanovic con due sassate di testa che esaltano i riflessi del portiere sloveno. Peccato, perchè il gol oggi lo avrebbe ampiamente meritato. Il cambio al 75′ dettato da Pioli sfugge ad ogni logica e ha il solo effetto di far sprofondare il Milan. Voto 6
dal 75′ Castllejo: ingiudicabile, entra in un momento dove tutto è già compromesso. S.V.
All. Pioli: il gol a freddo cambia la partita, è vero, e il suo (unico) merito è quello di riaccendere la fiamma all’intervallo, e infatti il Milan torna in campo con tutt’altro spirito. Solo che non basta, e il tutti all’arrembaggio della ripresa, contro una squadra di Conte porta spesso e volentieri ad un’umiliazione, forse troppo pesante (è vero) ma che non lascia margini di discussione. Peccato, la corsa Scudetto rischia davvero di finre qui. Voto 5