Diavolo in me
Milan, parla Han Li: “Gestire il club è stato un incubo”
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5 anni agoon
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RedazioneDavid Han Li, il braccio destro di Yonghong Li, il misterioso uomo d’affari cinese che comprò il Milan da Silvio Berlusconi nell’aprile del 2017, definisce “un incubo” l’esperienza nel club rossonero . “Abbiamo dovuto spendere in media – spiega Li a Forbes – 10 milioni di euro al mese, ma i fabbisogni di capitale originari del club erano molto inferiori. Mi sono svegliato e l’incubo era reale, non era un sogno”. Li, nella propria ricostruzione, indica nei poteri forti, nei media e nel fondo Elliott – che nel luglio 2018 ha rilevato il club per il mancato pagamento dei debiti – la ragione per cui i cinesi abbiano perso il controllo del club: “Il governo cinese ha vietato di portare capitali all’estero. I pesanti attacchi contro di noi da parte dei media non hanno aiutato: un articolo sul New York Times è stato dannoso e i media italiani hanno ripreso ad attaccare proprio la mattina esatta in cui abbiamo iniziato il processo di rifinanziamento del debito a Londra. Ho chiesto ad uno dei manager di Elliott direttamente se fossero stati responsabili della messa in atto di quegli attacchi mediatici e se avessero voluto il club da soli. Ovviamente, ha negato. Avevamo sentito parlare della reputazione di Elliott ma non sai mai se i rapporti sono reali fino a quando non conosci davvero qualcuno. Ora non ci fidiamo di nessuno”.