Diavolo in me
Milan-Torino 5-4 d.c.r, le pagelle rossonere
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4 anni agoon
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RedazioneMILAN (4-2-3-1):
Tatarusanu: un solo intervento nell’arco dei 90′, si esalta ai rigori parando il tiro di Rincon e regala la qualificazione ai suoi. Voto 7
Kalulu: la sua crescita è costante e rassicurante. Inizia terzino e non concede nulla ad Ansaldi, poi passa centrale e fa a sportellate con Belotti come fosse un veterano qualsiasi. La nota lieta della serata. Voto 7
Musacchio: non giocava dal 22 febbraio scorso, e in 325 giorni normale si accumuli un po’ di ruggine nei movimenti. Però va detto che errori da matita blu non ne fa. E se alla fine restasse lui a fare il quinto centrale? Voto 6
dal 63′ Theo Hernandez: qualche strappo dei suoi, ma non ha tutta questa voglia di strafare. Voto 6
Romagnoli: quello con Zaza è un duello decisamente poco ortodosso e a tratti ruvido e lui non sempre riesce ad uscirne vincitore. Vero è che la difesa non subisce gol, ma quanta sofferenza anche stasera… Voto 5.5
Dalot: non è un giocatore che ruba l’occhio, ma può recriminare per un palo colpito nella ripresa. Voto 6
Calabria: si dismpegna bene in quello che ormai è diventato il suo secondo ruolo. Recupera parecchi palloni, prova l’imbucata un paio di volte e centra anche il palo al termine di un bell’inserimento. Voto 6.5
dal 63′ Kessie: entra giusto per dare il cambio a Calabria, visto che in mediana i rossoneri sono davvero contati Voto 6
Tonali: pressochè nullo in fase di costruzione, riesce ad equilibrare la sua gara con un paio di recuperi difensivi (uno decisivo su Gojak). Poi è chiaro che, specie a livello di personalità, ci si aspetta qualcosa di più. Voto 6
Castillejo: è l’unico tra gli avanti rossoneri che non regala neanche un guizzo alla congelata platea. Voto 5.5
dal 46′ Hauge: il clima artico dovrebbe esaltarlo, invece entra male in partita e dà quasi l’idea di aver smarrito la fiducia iniziale. Urge recuperare il talento del giovane norvegese, in netta involuzione rispetto all’inizio scintillante. Voto 5
Brahim Diaz: moto perpetuo, ma concretezza pochina. Uno con i suoi mezzi potrebbe anche azzardare qualche tiro verso la porta avversaria, invece c’è sempre un passaggio di troppo… Voto 5,5
dal 105′ Olzer: S.V.
Leao: anche lui non riesce a trovare la zampata vincente, ma dà l’idea di essere più sul pezzo rispetto al compagno. Voto 6
Ibrahimovic: ha così voglia di spaccare tutto e tornare ad esultare che, per troppa foga, spara alto un pallone da posizione invitante. Ma è un buon segnale, visto che lotta su ogni pallone e cerca di scongelare i compagni dal freezer di un primo tempo piuttosto statico. Voto 5,5
dal 46′ Çalhanoglu: il Torino gli porta fortuna e, proprio come l’anno scorso, l’eroe del passaggio del turno è ancora una volta lui. Suo il rigore decisivo, buone un paio di giocate per Leao nei 120′. Voto 6,5
All. Pioli: massimo risultato con il minimo sforzo. Peccato solo non aver chiuso la gara nei 90′, il che avrebbe consentito un risparmio non indifferente di energie in vista della delicata trasferta di Cagliari. Voto 6