Diavolo in me
Parma-Milan 1-3, le pagelle rossonere
Published
4 anni agoon
By
RedazionePARMA-MILAN 1-3
Le pagelle di Carlo Tagliagambe
MILAN (4-2-3-1)
Donnarumma: una doppia (super) parata su Conti e Pellé in avvio di ripresa, non valuta forse bene l’azione del gol. Voto 6,5
Kalulu: disinnesca Gervinho rischiando poco o nulla, anche se deve un po’ crescere nella gestione del pallone. Voto 6
dal 78′ Gabbia: entra nel finale con il compito di spazzarle tutte e non si tira indietro. Voto 6
Kjaer: lascia troppo spazio a Gagliolo in occasione del gol del 2-1, forse anche a causa di un’incomprensione con Donnarumma. Voto 5,5
Tomori: tocca a lui, quest’oggi, tenere alto il livello di guardia. Voto 6,5
Theo Hernandez: prosegue il suo momento no, evidenziato da un altro fallaccio che gli costa un giallo sacrosanto. Voto 5
Bennacer: sua la sventagliata da cui nasce il gol del vantaggio rossonero. Che peccato non averlo avuto a disposizione nella fase cruciale del campionato. Voto 6,5
dal 72′ Meite: entra per difendere il risultato, ma crea più confusione che altro. Voto 5
Kessie: primo tempo di dominio assoluto, certificato anche dal gol del raddoppio, ma nella ripresa sale un po’ di acido lattico. Voto 6,5
Saelemaekers: moto perpetuo nel primo tempo, poi non ne ha più. Voto 6,5
dal 72′ Dalot: bravissimo a spingere il contropiede che vale il gol (fondamentale) dell’1-3. Voto 7
Çalhanoglu: altra gara da fantasma sulla trequarti. Ma davvero pensa di valere tutti quei soldi? Voto 5
dal 78′ Krunic: altro ingresso abbastanza anonimo. Voto 5,5
Rebic: giocata di livello assoluto che vale il primo gol, assist per il raddoppio di Kessie. In tre lettere: MVP. Voto 7,5
dall’84’ Rafael Leao: freddo nel chiudere la gara nell’unico pallone toccato. Voto 6,5
Ibrahimovic: le giocate da campione sono sotto gli occhi di tutti, e per quelle meriterebbe un voto alto, peccato che l’ingenuità che gli costa il rosso diretto (qualunque essa sia, visto che si è capito ben poco) costa al Milan un finale in apnea. Voto 5
All. Pioli: in trasferta la sua squadra ha oggettivamente un altro passo. L’espulsione di Ibra rompe le uova nel paniere, qualche cambio fa un po’ storcere il naso ma alla fine altre squadre insegnano (giustamente) che contano solo i tre punti. E allora bene così. Voto 6,5