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ESCLUSIVA – Benetti su Galliani: “L’addio è una scelta ponderata. Ogni storia ha un inizio e una fine”
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11 anni agoon
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RedazioneCalcissimo.com ha intervistato in esclusiva Romeo Benetti, ex mediano del Milan negli anni 70, per parlare della situazione delicata della società rossonera, delle dimissioni imminenti di Galliani e del ritorno a grandi livelli di Ricardo Kakà.
Signor Benetti. Come interpreta la bella vittoria del Milan contro il Celtic? E’ stato solo un episodio o è il primo passo per uscire dalla crisi?
“E’ stata una vittoria netta e meritata. E’ un fatto positivo dopo tante delusioni. Sicuramente farà bene al morale dei giocatori e dell’ambiente in generale. Ci sono tutti i presupposti per fare meglio…”
Ora è necessario cambiare marcia anche in campionato…è possibile immaginare una risalita del Milan quest’anno?
“Quest’anno ci sono molti problemi, anche e soprattutto a livello societario. Di certo la classifica è brutta e non è adeguata ad una squadra come il Milan. I rossoneri devono lavorare e fare bene anche in campionato”.
Lei ha accennato ai problemi societari. Qual è la sua opinione sull’imminente addio di Galliani?
“Guardi, è una questione molto delicata. Bisognerebbe guardare la vicenda da più vicino, conoscere come stanno davvero le cose…noi possiamo solo immaginare cosa stia accadendo. Comunque io credo che Galliani sia una persona molto intelligente e se è arrivato a questo punto ha ponderato molto prima di prendere una decisione. Credo che sia necessario accettare serenamente i cambiamenti: ogni storia ha un inizio e una fine”.
Galliani è un pezzo di storia vivente del Milan, oltre ad essere uno dei migliori dirigenti in circolazione. Non crede che senza Galliani il Milan perda qualcosa?
“Sono d’accordo, Galliani è stato ed è il miglior dirigente italiano. D’altra parte le persone cambiano, il Milan resta, questo è quello che conta. Sul fatto che il Milan risentirà negativamente dell’addio di Galliani…ai posteri l’ardua sentenza…”
A prescindere dalla permanenza o meno di Galliani, lei pensa che il Milan abbia bisogno di innesti a gennaio per superare questo momento? Se sì in che reparto?
“Mah, il Milan ha dei buoni giocatori, ma non certo dei valori eccelsi. Inoltre, rispetto a qualche anno fa, la società ha molto meno soldi da investire sul mercato…al momento, al di là dei possibili nuovi arrivi, il problema è ritrovare la giusta tranquillità per lavorare: questo vale sia per i giocatori, sia per mister Allegri”.
Cosa mi dice sulla rinascita di Ricardo Kakà? Il brasiliano può diventare il vero trascinatore di questo Milan?
“Era ora! Le qualità del brasiliano non sono mai state in discussione, ma è evidente che l’ambiente Milan esalta le sue caratteristiche. Era stato messo in preventivo che ci avrebbe messo un po’ per ingranare. D’altronte è stato “sbalestrato” a destra e a sinistra dopo l’addio al Real. Ma ha saputo ambientarsi di nuovo e ritornerà presto un punto di riferimento”.
Domanda d’obbligo. Balotelli a Glasgow ha ritrovato il goal dopo un lungo digiuno. A che punto è la maturazione del ragazzo: esploderà o rimarrà un eterno incompiuto?
“Con Balotelli è sempre la solita storia. Io mi auguro che maturi…gli anni passano anche per lui e deve sbrigarsi a ravvedersi se non vuole buttare al vento i suoi anni migliori. Considerate le sue alte potenzialità, per ora sta sprecando il suo talento…mentre il Milan ha bisogno di lui”.
Nell’autunno del 2012 El Shaarawy aveva risolto diversi problemi a Max Allegri. Lei pensa che un suo ritorno possa innescare la rimonta del Milan?
“Lo spero vivamente…l’anno scorso il ragazzo è partito davvero alla grande, prendendo per mano la squadra. Spero proprio che confermi quanto di buono ha mostrato in passato. E’ giovane, ha bisogno di fiducia e continuità: con Kakà e Balotelli può rendere al massimo”.
Il Milan ha sempre dimostrato di avere un DNA europeo. Nonostante tutte le difficoltà, dove crede possa arrivare questo Milan in Europa?
“Innanzi tutto bisogna passare il turno, senza perdere contro l’Ajax. Poi ci sono gli ottavi e i confronti diretti sono un terno al lotto. Molto dipenderà dai sorteggi e dalla condizione in cui si troverà il Milan a febbraio…mi auguro che possa andare più avanti possibile”.
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