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ESCLUSIVA – Derby d’Europa, Galia dà le percentuali: “60% Juve, 40% Fiorentina”
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11 anni agoon
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RedazioneTorino, 3 maggio 1990. Schillaci supera sulla destra due avversari e mette a centro area un pallone invitante, sul quale piomba Galia, che, inseritosi, la gira sull’angolino più lontano. Fu quella la marcatura che diede il il là al successo della squadra di Zoff in Coppa Uefa.
Da allora sono passati quasi 24 anni, e Juventus e Fiorentina tornano a scendere in campo l’un contro l’altra in una doppia sfida europea. E proprio Roberto Galia, protagonista dell’edizione 1989-90 della Coppa Uefa, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Calcissimo.com del nuovo derby europeo fra i bianconeri e i viola.
Roberto, che derby italiano ti aspetti? “Sicuramente, visto anche quanto è successo nelle due gare di campionato, è una doppia gara molto importante per entrambe le squadre: per la Fiorentina, che rischia di non entrare fra le prime 3, e per la Juventus, che vuole dimostrare il suo valore anche in Europa. Bisognerà tenere conto che si gioca sui 180 minuti e non in una partita secca. Saranno due gare fra due squadre che si conoscono bene, che per l’occasione recuperano anche entrambe giocatori importanti, a decidere la qualificazione saranno gli episodi”.
E a livello tattico come si comporteranno le squadre? “Saranno due squadre molto accorte, con la Juve che vorrà dimostrare di essere più forte e proverà a imporre il proprio gioco, mentre i viola proveranno a colpire in contropiede”.
Quali errori non dovranno compiere le due formazioni per non compromettere la loro qualificazione? “La Juve non dovrà peccare di presunzione, perché non va concessa ai viola la possibilità di valorizzare il proprio potenziale offensivo. Anche domenica la Fiorentina ha avuto le sue occasioni per pareggiare. Quindi per la gara di domani per entrambe sarà importante far goal senza subirne”.
Chi sarà a tuo giudizio l’uomo decisivo della sfida? “Domenica ha fatto un gran goal Asamoah, stavolta sarebbe troppo facile dire Tevez e Llorente per la Juve, mentre alla Fiorentina manca Rossi, che all’andata in campionato dimostrò di poter fare molto male ai bianconeri. Io vedo due partite all’insegna di un equilibrio sottile, e penso che in partite di questo tipo talvolta a fare la differenza alla fine possano essere quei giocatori da cui uno meno se lo aspetta”.
Tu eri in campo nella doppia finale del 1990: qual è il tuo ricordo più bello che conservi? “Penso che al di là del goal nella finale di andata a Torino, quello che ricordo è il modo in cui arrivammo a quell’appuntamento, ovvero al termine di un campionato non esaltante ma dopo aver vinto la finale di Coppa Italia. A breve distanza riuscimmo a ripeterci in Europa, dove la Juve non vinceva da un po’ d’anni, e fu un bel modo per chiudere in crescendo la stagione. Quella Coppa Uefa fu per tutti noi un motivo di orgoglio”.
Qual è dunque il tuo pronostico a poche ore dalla partita di andata? “Entrambe le squadre hanno grandi giocatori, dico che a livello di percentuali la Juve ha il 60% di chance di passare, la Fiorentina il 40%. La squadra di Conte è leggermente favorita, ma in due gare equilibrate e aperte comequeste tutto può succedere”.
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