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ESCLUSIVA – Milan, Verza: “Seedorf ha poca esperienza, ma se avesse a disposizione una squadra competitiva…”
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11 anni agoon
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Redazione“Calcissimo.com” ha contattato in esclusiva l’ex numero 10 del Milan, Vinicio Verza: a lui abbiamo chiesto di commentare la crisi rossonera, all’indomani del pareggio strappato dalla squadra di Seedorf all’Olimpico di Roma.
Che Milan ha visto contro la Lazio? Ha notato qualche leggero segnale di miglioramento rispetto alle precedenti uscite?
“Devo dire, in tutta sincerità, di non aver seguito il Milan ieri sera. Quindi non sono in condizione di esprimere un giudizio sulla prestazione. Il pareggio ottenuto all’Olimpico non è comunque il risultato che serviva a una squadra che deve uscire da un periodo così delicato. Non so se si siano visti dei segnali confortanti sul piano del gioco, ma i rossoneri, in questo momento, dovrebbero guardare più al risultato che al gioco“.
Pensa che la vicinanza di Galliani in versione “tutor” possa far bene a Seedorf e alla squadra?
“In teoria potrebbe far bene, ma in pratica bisogna prima guardare alla composizione della rosa rossonera. I giocatori a disposizione di Seedorf purtroppo son questi e l’olandese è venuto a trovarsi in una situazione critica, potenzialmente esplosiva. Il materiale umano è modesto, Honda, ad esempio, è un buon elemento, ma adattarsi al nostro calcio non è per niente semplice e chi arriva dall’estero può far fatica. Gli acquisti fatti a gennaio non hanno fin qui compiere al Milan quel salto di qualità che ci si aspettava. La presenza di Galliani in veste di tutor può essere importante, ma non credo cambi quello che è il responso del campo“.
Di chi sono secondo lei le responsabilità maggiori di una situazione come quella che il Milan sta vivendo in questo momento? Allenatore? Giocatori? Dirigenza?
“A mio parere è un po’ tutto l’insieme che non si è dimostrato all’altezza della situazione. La Juventus ha operato bene sul mercato, grazie al supporto di persone che hanno fatto scelte condivise e lungimiranti, mentre al Milan questo accadeva una volta, ma oggi non è più così. E poi, cosa non secondaria, è venuto a mancare l’appoggio economico da parte del presidente Berlusconi, che, coinvolto e assorbito dalla politica, ha dedicato un’attenzione al club rossonero. Infine, da non sollovalutare il saccheggio di campioni che le big europee hanno perpetrato ai danni delle nostre società, mi vengono in mente gli acquisti a suon di milioni di Ibra e Thiago Silva da parte del PSG“.
Seedorf è l’uomo giusto per questo Milan?
“Seedorf è stato un grande giocatore, ma un grande giocatore non è detto che sia necessariamente un grande allenatore. Io non lo conosco personalmente, ma so che è un uomo di cultura, con un approccio sicuramente positivo nei confronti dei propri calciatori dal momento che anche lui è stato calciatore. Questo però può non bastare, perchè ci vuole anche tanta esperienza per diventare un bravo tecnico e lui al momento è ancora carente da questo punto di vista. E’ anche vero che per vincere devi avere a disposizione una squadra attrezzata e Seedorf non la ha. Mourinho ad esempio, ha vinto tanto e dappertutto, ma ovunque abbia allenato, ha sempre potuto contare su rose altamente competitive“.
Di cosa ha bisogno il club rossonero per rialzare la china nella prossima stagione?
“Di una sferzata, sotto tutti i punti di vista. Il Milan ha bisogno di ritrovare i suoi uomini migliori, perchè, ad esempio, non si è più visto un Kakà in condizione. Questa squadra necessita almeno di un paio di innesti in ogni reparto, non dei fenomeni, ma elementi che sappiano giocare di squadra. Se poi dovesse arrivare il top player, tanto meglio, ma la differenza, a mio parere, la fa innanzitutto il gruppo“.
Capitolo Balotelli: Mario è un problema oppure la soluzione ai problemi del Milan?
“Mario ha delle qualità straordinarie, ma è la dimostrazione lampante che non contano solo le doti tecniche, ma è importanten soprattutto l’integrazione coi compagni di squadra. Il più delle volte sembra che giochi per conto proprio. Balotelli per me è simile a Ibra, entrambi sono atratti indisponenti, ma c’è una grande differenza tra loro: lo svedese ha sempre vinto, dovunque abbia giocato, Balotelli invece è ancora troppo acerbo e non so quanto bene possa riuscire a far bene in un contesto di squadra“.
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