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ESCLUSIVA – Righetti: “Niente allarmismi. La Roma è forte e lotterà fino alla fine”
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11 anni agoon
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RedazioneCalcissimo.com ha intervistato in esclusiva Ubaldo Righetti, ex difensore della Roma (vincitore dello Scudetto nella stagione 1982-83) e commentatore Rai, che ha parlato del particolare momento della Roma (reduce da tre pareggi consecutivi in serie A dopo 10 vittorie consecutive), della solidità difensiva dei giallorossi e dei meriti di Rudi Garcia.
Signor Righetti, dopo le prime sfolgoranti 10 vittorie consecutive, la Roma sta attraversando un momento di flessione. Secondo lei qual è la reale dimensione della Roma?
“Io penso che non si può parlare di flessione. La Roma sta facendo un campionato straordinario, conquistando ben 33 punti nelle prime 13 giornate. E’ una squadra che lavora per affermarsi, è forte e competitiva. Lotta per l’Europa e ha tutte le carte in regola per centrare il terzo posto. Certo, ci sono anche le difficoltà. In parte c’è stato un calo fisiologico, qualche infortunio e un po’ di punti persi per strada. L’importante è che la Roma non smarrisca gli stimoli, non ha niente da perdere e tutto da guadagnare“.
La Juventus ha cominciato ad andare molto forte in campionato. Secondo lei la Roma è da Scudetto?
“Guardi, ripeto che la Roma è stata costruita per andare in Europa. Si tratta di un falso problema messo in piedi da noi addetti ai lavori che guardiamo le cose dall’esterno…il campionato è lungo e molto duro. D’altra parte credo che la Roma possa dire la sua per lo Scudetto, ma i giallorossi devono solo pensare a giocare e a centrare il loro obiettivo stagionale. I conti si faranno alla fine…comunque la Juventus è molto forte”.
Nelle ultime partite si è evidenziata la sterilità offensiva degli uomini di Garcia. Qual è la sua opinione a riguardo? Quanto pesa l’assenza di Totti in questo senso?
“Io non sono d’accordo nel parlare di sterilità offensiva. Il problema è quando non si creano occasioni, ma la Roma le sue chances per segnare le ha sempre e anche molte. Il volume di gioco creato dai giallorossi è molto buono, ma nelle ultime partite c’è stata un po’ di sfortuna. I portieri avversari sono stati i migliori in campo, come è successo ad Avramov del Cagliari. Se il colpo di testa di Gervinho fosse entrato, forse non parleremmo neanche di sterilità offensiva”.
La trasferta di Bergamo si presenta come una partita difficile. La Roma riuscirà a ritrovare il passo giusto? Eventualmente crede che Garcia dovrebbe cambiare qualcosa?
“Non credo proprio che sia necessario cambiare qualcosa. Non bisogna fare allarmismi. Sarà una partita delicata, contro un’Atalanta che non regala niente ed è molto solida a Bergamo. La Roma deve giocare come sa, restare compatta e il gol arriverà…”.
Tornando alla questione Scudetto, è possibile a suo parere rintracciare delle analogie tra questa Roma, la Roma di Fabio Capello e la Roma del 1983 con lei in campo?
“Guardi, io posso parlare dell’esperienza che ho vissuto in prima persona, nella Roma che vinse lo Scudetto 1982-83. Non si possono fare paragoni ma in questa Roma vedo l’entusiasmo giusto, l’energia, lo spirito di sacrificio condiviso da tutto il gruppo”.
Prima dell’arrivo di Capello la Roma era allenata da Zeman. Dodici anni dopo, la storia si ripete…lei pensa che conti l’influsso positivo del lavoro di Zeman?
“Non è facile esprimersi a riguardo. Zeman ha diversi pregi ma anche difetti. Non credo che la preparazione atletica del boemo stia dando effetti in questa stagione. I meriti di Zeman sono altri, nell’aver lanciato Marquinhos e nell’aver consacrato Lamela. D’altra parte Zeman non è riuscito a tenere in pugno lo spaogliatoio e a consolidare il gruppo”.
Dove ha peccato Zeman, ha avuto successo Rudi Garcia. Quanto merito c’è dell’allenatore francese?
“Garcia è stato chiaro dal primo giorno. Ha detto le cose giuste al momento giusto. Ha portato dei valori condivisi nello spogliatoio e un pensiero tattico equilibrato e vincente, riuscendo a valorizzare giocatori che stavano ai margini della Roma di Zeman: parlo in particolare di De Rossi e Pjanic“.
L’inversione di tendenza rispetto alla scorsa stagione si vede soprattutto in difesa. Dopo le prime 13 giornate di Serie A la Roma vanta infatti la miglior difesa d’Europa. Qual è la sua opinione di ex difensore?
“La Roma ha fatto un ottimo mercato assicurandosi Benatia e soprattutto Morgan De Sanctis. Grande merito di questo record va proprio all’esperto portiere ex Napoli, capace di richiamare l’attenzione dei compagni di reparto, uscire e sbrogliare situazioni complicate. Inoltre Castan e Benatia formano una coppia davvero ben assortita. Ma è il movimento di tutta la squadra il segreto della fase difensiva della Roma...”
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