Fino alla fine
Buffon juventino a metà, Del Piero a tutto tondo! Ecco perché Gigi non potrà più essere come Alex, Boniperti e Scirea…
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7 anni agoon
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RedazioneDiciassette anni di vita in bianconero, quei colori tatuati sulla pelle, undici scudetti, ma anche le paludi della Serie B e una Champions più volte soltanto sfiorata. Non basterebbero tutti i volumi dell’enciclopedia Treccani per raccontare le gesta di Buffon alla Juventus, tanto, troppo vi sarebbe da scrivere per consegnare alle generazioni future la storia di un grande amore.
E in nome di quel grande amore, ci saremmo aspettati una scelta diversa da parte di Gigi, che, eravamo sicuri non si vedesse con un’altra maglia addosso, che, eravamo certi o forse soltanto lo speravamo, avrebbe regalato a tutti quelli che lo hanno amato e hanno pianto per lui il lieto fine che meritavano.
E invece, niente happy ending, troppo scontato forse, banale, decisamente meglio un finale a sorpresa, un autentico colpo di teatro! Buffon vuole continuare a giocare, ma non può più farlo nella Juve e allora lo farà altrove… Fin qui nulla di strano, Stati Uniti, Cina ed Emirati Arabi sarebbero pronti ad accogliere e ricoprire d’oro uno come Gigi. Lo hanno fatto Pirlo ed Ibra, lo fece anche Del Piero, che salpò alla volta dell’Australia, anche perché a lui un ruolo da dirigente non fu offerto. Invece Buffon…
Non va in Australia, in Cina o negli USA, perché lui non si vede in campionati minori, lui è un vincente e se continuerà a giocare, giocherà per vincere… Magari quella Champions che gli è sempre sfuggita in bianconero, magari col PSG dello sceicco, che alla promessa di un ruolo da protagonista sul palcoscenico europeo può aggiungere i soldi, tanti, benedetti e subito!
Un momento, c’è qualcosa che non torna: tanto Al Khelaifi, quanto Touchel, neo tecnico dei parigini, hanno già chiarito che il portiere titolare in Ligue 1 sarà il giovane Areola, dunque Buffon accetterebbe di fare il dodicesimo dopo una vita da numero 1 tra i numeri 1? E se così fosse, non avrebbe potuto fare altrettanto alla Juve, accettando il ruolo di vice Szczesny?
Del Piero fu ingenerosamente e sbrigativamente bollato come egoista, che pretendeva di restare alla Juventus con la garanzia di una maglia da titolare, nonostante i suoi quasi quarant’anni, e che per questo Andrea Agnelli fu costretto a metterlo alla porta.
Ma Pinturicchio, che juventino lo è a tutto tondo, incassò il colpo e con straordinaria signorilità si fece da parte, senza polemiche, senza ripicche. Si esiliò in Australia, consacrandosi bandiera in eterno, come Boniperti e Scirea prima di lui. Buffon ha fatto un’altra scelta, rispettabile e legittima senz’altro, ma che, inevitabilmente, determinerà delle conseguenze: Gigi è juventino a metà, una bandiera incompiuta.