Fino alla fine
CR7-Juve: poteva essere, ma non è stato
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3 anni agoon
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RedazioneConsiderazioni sparse del giorno dopo, come si suol dire, a mente fredda:
– L’avventura di Cristiano Ronaldo alla Juventus si conclude nel modo più triste e deludente, fuorché inatteso.
– Lo spessore umano del portoghese non è pari a quello calcistico, ma chi credeva potesse importargli qualcosa della Juve o di qualunque altro club è un pollo (era pronto a dire sì al City fregandosene del suo passato allo United).
– La gestione del caso Ronaldo da parte della Juventus può dirsi, con buona ragione, pedestre. Si sapeva dallo scorso marzo che il portoghese voleva cambiare aria, dal giorno dell’eliminazione in Champions per mano del Porto, ma si è continuato a far finta di niente fino all’ultimo, sbandierando urbi et orbi una permanenza in cui credeva solo il sosia di Enzo Paolo Turchi, invece di affrontare la questione a tempo debito quando sarebbe stato ancora possibile programmare il post CR7.
– E’ stato bello vedere CR7 in bianconero, ma purtroppo l’operazione globalmente si è rivelata un bagno di sangue per come è stata pensata. Acquistare Ronaldo aveva un senso costruendogli intorno una squadra all’altezza, che potesse davvero puntare a vincere la Champions, ma all’arrivo del portoghese sono seguiti sterlili proclami e mosse di mercato scellerate (vedi parametri zero strapagati e quindi invendibili come Ramsey e Rabiot).
– Ci si è illusi che un solo calciatore, per quanto forte, bastasse per vincere la Champions, errore madornale e imperdonabile, che si sarebbe potuto evitare scorrendo la rosa del Real tre volte campione d’Europa di fila.
– Ronaldo si è dimostrato egosista e frignone, ma qualche attenuante gli va concessa. Certo, nessuno lo ha costretto a firmare per la Juve e aveva 31 milioni di buone ragioni per essere felice, ma forse si aspettava (o gli era stata promessa) una squadra realmente competitiva. Invece è passato dai Ramos, Varane, Marcelo, Kroos, Modric, Casemiro e Benzema ai Bernardeschi, Kulusevski, Ramsey, Rabiot, Bentancur, Rugani, De Sciglio, Szczesny e Alex Sandro, non proprio la stessa cosa ecco!
– Ronaldo ormai è andato e forse a questo punto è meglio così, ma Moise Kean, che pure mi piace, può ragionevolmente essere considerato un sostituto all’altezza? Tra l’altro il suo ritorno costituisce l’ennesima prova della mala gestione societaria degli ultimi anni… Hai in casa un talento cresciuto nel vivaio, che sta per esplodere, te ne liberi come di una scarpa vecchia senza pensarci due volte e te lo ricompri un anno dopo! Tanto vale allora prendersi a bottigliate negli zebedei come Tafazzi!