Fino alla fine
CR7 tiene viva la Juve: il punto di Beppe Bianconero
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4 anni agoon
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RedazioneDieci minuti, solo dieci, per capire subito che la Juventus non è scesa in campo con concentrazione e con determinazione. Dato l’importanza della partita è inammissibile subire un goal come quello subito da Molina, con tutto il rispetto per il giocatore.
De Paul batte dalla tre quarti una punizione di seconda per Molina che tutto solo ed indisturbato si incunea in area e calcia sul primo palo, Szczesny tocca col piede ma non riesce a deviare. Vantaggio dell’Udinese con tutta la Juventus che dorme e sta ferma distraendosi.
Sin dai tempi della categoria “pulcini” si insegna che su una punizione di seconda per l’avversario ci si mette davanti al pallone e si prendono le posizioni, ci si domanda se Pirlo dà queste direttive e se si lavora adeguatamente sulla fase difensiva. L’unica risposta che vien da darsi è un categorico no!
Un goal così non si è subito mai nelle Juventus precedenti di Conte, Allegri e Sarri.
I bianconeri non sono lucidi e la partita si fa pesante, non si rendono pericolosi se non con un colpo di testa di McKennie al 27’ che finisce di pochissimo a lato e con un tiro di Dybala che viene neutralizzato da Scuffet in due tempi.
Nella ripresa non cambia nulla, una Juventus molto blanda, incapace di dirigere la partita contro un Udinese compatta e molto ordinata. Pirlo inserisce Kulusevski al posto del fantasma Bernardeschi, che dopo gli scivoloni contro le bandierine nelle partite precedenti questa volta ci delizia con dei scivoloni contro se stesso dimenticandosi il pallone per strada. Più tardi viene sostituito anche Dybala per lasciare il posto a Morata, mai incisivo.
Il fato vuole che Ronaldo torni al goal e proprio su una sua punizione all’83 viene fischiato un calcio di rigore per la Juventus in quanto De Paul salta in barriera ma con il braccio largo che và a colpire la palla. Dal discetto CR7 non sbaglia, 1-1.
Oramai la partita sembra finire in parità ma all’ 89’ Rabiot inventa un traversone per Ronaldo che colpisce di testa e regala la vittoria ai bianconeri, 1-2!
Tre punti fondamentali per rimanere nelle prime 4 posizioni che vedono a pari punti Atalanta, Milan e Juventus che staccano il Napoli di sole 2 lunghezze.
Il prossimo incontro è lo scontro diretto che può valere l’intera stagione e può determinare la qualificazione alla Champions League, Juventus – Milan!
Troppo poco, per una squadra che è costretta a vincere per rimanere nelle prime quattro è troppo poco. La vittoria è arrivata per degli episodi e la fortuna della Juventus è avere in campo un campione come Cristiano Ronaldo ma questo non basta.
Paratici dovrebbe fare un “mea culpa” visto i risultati della squadra che ha costruito anziché guardare il telefonino durante le partite o prendersela con gli arbitri per i minuti di recupero.
Andrea Agnelli non può esonerarsi dall’avere colpe di questa annata in quanto Andrea Pirlo, inesperto e non ancora allenatore, lo ha fortemente voluto lui!
Poi possiamo anche muovere qualche critica ai giocatori in quanto alcuno non eseguono nemmeno l’ABC del calcio ed i fondamentali, vedi Bernardeschi che solo a pensare quanto è costato viene da mangiarsi le mani.
Troppo poco quello che viene mostrato dalla Juventus, ora non servono schemi o cose particolari, bisogna pensare solamente a vincere a tutti i costi altrimenti la Champions League non la si giocherà e questo potrebbe essere il declino definitivo di una macchina vincente che è stata rovinata da 2 anni e mezzo da Andrea Agnelli e Fabio Paratici, il resto sono tutte scuse!
La verità è fatta anche di razionalità e non bisogna più nasconderci dietro un dito, servirebbe una rivoluzione a cominciare dai piani alti e via via a scendere.
Attendiamo il big match contro il Milan sperando che la Juventus torni a fare la Juventus, quella degli anni ormai passati.
Beppe Petruzzini