Fino alla fine
Peggio di Cardiff! Dopo quest’altra figuraccia, la società avrà capito d’aver sbagliato qualcosa?
Published
7 anni agoon
By
RedazioneIl Real è più forte della Juve, vero. Lo era a Cardiff, lo è stato anche ieri sera. Del resto la squadra di Allegri non è particolarmente diversa da quella di dieci mesi fa, certamente non è migliorata, senza dubbio è peggiorata. In Galles c’erano in campo Dani Alves e Bonucci, ieri De Sciglio e Barzagli.
Già, proprio quel Barzagli asfaltato da Marcelo in finale e pervicacemente riproposto da Allegri ieri sera. Al di là delle colpe dell’allenatore, tra i principali artefici del Cardiff bis, per via del suo atteggiamento pavido e rinunciatario e dei suoi cervellotici esperimenti da druido improvvisato, è la società a doversi interrogare sul proprio operato…
Di fronte alla seconda umiliazione in meno di un anno, cortesia di CR7 e compagni, almeno un dubbio, uno soltanto, si sarà per caso insinuato nell’angolo più remoto delle menti di Agnelli e Marotta? Aver premiato Allegri con un ingaggio da santone della panchina (7 milioni netti a stagione) all’indomani della disfatta di Cardiff, si è rivelata una mossa vincente alla luce della seconda Caporetto subita ancora per mano del Real in meno di un anno?
Giusto aver preferito Allegri a Bonucci per poi ritrovarsi con nonno Barzagli al centro della difesa? Evidentemente no, i fatti parlano chiaro e non mentono: Barzagli è un ex calciatore ormai da un anno e mezzo, è triste vederlo rincorrere affannosamente avversari più giovani e veloci di lui, che non raggiungerebbe neppure in sella a uno scooter! Pazzesco sentir parlare di rinnovo per uno che ha dato tanto, è vero, ma ha dato tutto e non ne ha più: faccia domanda di pensionamento all’INPS, l’anzianità di servizio l’ha raggiunta da un pezzo!
E il centrocampo? È in mezzo che la Juve ha patito più che in ogni altra zona il divario col Real, tanto a Cardiff quanto a Torino, e cos’ha fatto Marotta per colmare questo gap? Niente! Rispetto a dieci mesi fa, l’unico volto nuovo della Juventus a metà campo è Blaise Matuidi, fatta eccezione per il giovane Bentancur, per il quale sarebbe stato più utile e lungimirante un prestito…
Era evidente anche prima di ieri sera che non potesse bastare l’ex PSG per innalzare la qualità e la competitività del reparto, ma si è preferito mettere la testa sotto la sabbia, anziché far ciò che si doveva. Inevitabile poi che il risultato di un tale colpevole e ostinato immobilismo fosse quello visto ieri sera!
Qualcuno adesso obietterà che il Real ha a disposizione un budget che la Juve si sogna e per questo può spendere e spandere collezionando Top Players come fossero figurine: vero, ma allora avrebbe ragione Sarri a ripetere come un mantra che il fatturato del Napoli è un quarto di quello della Juventus! E invece no, Sarri non ha ragione: budget, fatturato et similia sono fragili alibi ai quali aggrapparsi come ultimo appiglio nel tentativo disperato di giustificare i propri fallimenti!
Ad ogni modo, una più limitata capacità di spesa rispetto al tuo avversario non sempre ti condanna ad una ineluttabile sconfitta: basterebbe investire meglio il denaro che si ha a disposizione ad esempio. Vi raccontiamo una storia: sapevate che tale Orsolini Riccardo da Ascoli Piceno è costato alla Juventus 12,5 milioni di euro? Riccardo Orsolini, chi era costui? Uno che in sei mesi di prestito all’Atalanta non ha quasi mai visto il campo e continua a non vederlo neanche adesso a Bologna! Strano che tanto Gasperini quanto Donadoni, che di giovani talenti ne hanno sgrezzati e lanciati, non abbiano saputo intravedere in Orsolini le stigmate del predestinato.
Quei 12,5 milioni, sommati ai 7,5 sborsati per il desaparecido Mandragora potevano essere spesi diversamente? Certamente sì! A chi di voi si stesse chiedendo come potessero essere spesi meglio e pretendesse da noi la risposta, ci permettiamo di far notare che non siamo noi a gestire e condurre il mercato bianconero, quindi la domanda dovreste girarla a Marotta…
|
|