Fino alla fine
Qualcuno crede ancora che sia stato il Milan a bidonare la Juve nel maxi scambio estivo? Ieri la definitiva dimostrazione che il pacco lo ha preso Leonardo…
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6 anni agoon
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RedazioneSe c’era ancora qualcuno convinto che a guadagnare dal maxi scambio estivo con la Juve fosse stato unicamente il Milan, all’indomani dello scontro diretto andato in scena a San Siro quel qualcuno avrà, suo malgrado, aperto gli occhi e realizzato che non è così…
La realtà racconta di un’operazione di mercato magistralmente condotta e brillantemente conclusa dalla dirigenza bianconera, che ha ‘mandato al Diavolo’ un difensore ancora acerbo e sempre rotto, Caldara, in cambio di uno esperto e già integrato nei meccanismi di gioco allegriani, Bonucci, aggiungendo al pacchetto (o sarebbe più corretto chiamarlo pacco?) un centravanti che non serviva più e guadagnava uno sproposito, Higuain, lasciando credere a Leonardo di aver fatto un affarone!
Se il giudizio su Caldara potrebbe essere, con molta buona volontà, congelato in attesa del pieno recupero del ragazzo, non è possibile fare altrettanto per il Pipita, che nella partita di ieri ha offerto l’ennesima, insindacabile prova dei suoi limiti.
L’esito della sfida di San Siro somiglia tanto a una sentenza inappellabile per Gonzalo, imlploso sotto il peso della pressione al cospetto della sua ex squadra: avrebbe voluto spaccare il mondo, punire l’ingrata Juventus che lo aveva messo alla porta, ma la porta, quella di Szczesny, l’argentino non l’ha mai inquadrata!
Strappa a Kessiè il rigore che avrebbe potuto riaprire il match e lo sbaglia, abboccando all’amo del portiere polacco, che si tuffa sicuro dal lato giusto perché sa già che il pallone finirà lì!
Ecco il turning point, Higuain accusa il colpo e non ne imbrocca più una, anzi neppure mezza! Come al solito, il Pipita si innervosisce e comincia a mandare a quel paese tutti, avversari, compagni e dulcis in fundo l’arbitro.
Il raddoppio juventino, firmato Ronaldo (proprio lui, che lo aveva fatto fuori al Real e poi di nuovo alla Juve!) fa evaporare quel briciolo di lucidità che ancora gli rimane e il demone della frustrazione s’impossessa di lui, spingendolo ad intervenire inutilmente e in ritardo su Benatia a una manciata di minuti dal termine: Mazzoleni gli sventola sotto il naso un’inevitabile giallo e Gonzalo sbrocca.
Sbraita e inveisce contro il direttore di gara, si straccia le vesti, scoppia in lacrime, neanche fosse una quindicenne in preda ad una crisi adolescenziale!
Cartellino rosso e doccia anticipata, mentre CR7 e compagni festeggiano trionfanti sul palcoscenico della Scala del Calcio!