Toro, ora si pensa in grande: Cairo e Petrachi varano il ‘piano Europa’!

In attesa di capire se il futuro prossimo del Torino sarà sotto un cielo di stelle europee, la dirigenza Granata ha dato ufficialmente il via ai lavori per la stagione 2014/15. Blindati i ‘fedelissimi’ Petrachi e Ventura, il presidente Urbano Cairo sta varando il cosìddetto ‘piano Europa‘, con l’obiettivo dichiarato di riportare i granata sul palcoscenico internazionale entro i prossimi tre anni.



RISCATTI – Inevitabile quindi una riflessione sul mercato, a partire dai giocatori in prestito e in comproprietà: con la Juventus c’è già una sorta di ‘gentilmen agreements’ per rinnovare per un altro anno la comproprietà di Ciro Immobile, mentre dalle parti di Belgrado sarebbe già pervenuta un’offerta da 3,5 milioni per riscattare Nikola Maksimovic, artefice di una grande stagione al suo esordio in serie A. Difficile, al momento, la conferma di Tachtsidis, mentre per El Kaddouri e Pasquale verranno presto sondate le volontà di Napoli e Udinese, proprietarie dei cartellini di entrambi i giocatori. 



CAPITOLO CERCI – Chiaro poi, che il nodo cruciale del mercato sarà l’eventuale conferma di Alessio Cerci: se Ventura riuscirà nel miracolo di convincere il giocatore a sposare il progetto granata, allora la società proporrà un rinnovo a cifre importanti del contratto, in scadenza nel 2016. In caso contrario, nelle casse granate entrerà denaro fresco (una cifra compresa tra i 15 e i 20 milioni) per rinforzare la squadra. 



OBIETTIVI SENSIBILI – Potrebbe esserci tanto Catania nel Toro che verrà. In caso di retrocessione dei siciliani, Petrachi potrebbe esercitare le clausole di svincolo presenti nei contratti di Gonzalo Bergessio e Pablo Barrientos, considerati da Ventura gli uomini giusti per rinforzare un attacco che, a parte i due titolarissimi, quest’anno ha faticato a trovare la via della rete. Possibile anche l’arrivo di alcuni esterni che possano far rifiatare i titolari: tra i nomi plausibili anche quello di Marcelo Estigarribia, che piace molto al tecnico genovese, oggi all’Atalanta ma di proprietà del Deportivo Maldonado.