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Lazio-Milan vista dai Non Evoluti: Squadra senza attaccanti, ma con la tecnica si può sopperire alle lacune…
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8 anni agoon
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RedazioneCari amici rossoneri, mercoledi ero a Bologna cosi’ come ho spiegato nel mio commento alla partita, commento che ho buttato giu’ tramite il mio cellulare scrivendo il tutto in un equilibrio instabile mentre ero a bordo del 77 della linea TPER che dallo stadio mi portava in area stazione centrale di Bologna, completando il tutto mentre camminavo alla volta dell’alberghetto nei paraggi. E’ quasi un miracolo che non sia riuscito a fare degli sproloqui grammaticali oppure errori ortografici. Stasera sono piu’ comodo certamente ma le emozioni sono quasi identiche a quelle provate mercoledi ed anche stasera sono qui a ripensare a quanto riesca a meravigliarmi questa squadra.
E’ sempre arruffona, imprecisa e prevedibile ma non si riesce a capire dove possa poi trovare quelle energie fisiche e nervose capaci di compensare tutti i deficit che ben conosciamo. Montella non poteva schierare la migliore formazione possibile, sappiamo tutti il perche’, avrebbe potuto rimanere ancorato al solito 4-3-3 con Bacca all’attacco evitando cosi’ eventuali polemiche se lo avesse lasciato ancora una volta fuori.
Scegliendo Lapadula avrebbe ottenuto lo stesso effetto, cosi’ ha tentato coraggiosamente di affidarsi ad un trio giovane ed inusitato sperando nella loro freschezza o in quello che era rimasto nelle loro fibre muscolari pensando a quanta fatica avevano fatto a Bologna in nove e mi riferisco soprattutto a Deulofeu. Nessuno dei tre e’ un attaccante puro ma chi ha tecnica puo’ sopperire sempre e l’occasione puo’ sempre capitare.-
Quello dei tre che non sembrava tanto in palla era proprio Suso cioe’ quello dal quale ti aspetti il colpo del campione, invece non e’ riuscito a dare quella imprevedibilita’ che ci si aspetta dalla sua classe. Ma dal cilindro e’ riuscito a tirare fuori la giocata che gli avevamo visto fare nel derby , un gol alla Messi.
Ma i due compagni di ruolo mi sono particolarmente piaciuti per il lavoro che hanno fatto sia in fase di attacco ma soprattutto quando si sono sfiancati in rincorse fin dentro la nostra area di rigore per aiutare la difesa ed il centrocampo. Certo la Lazio ha attaccato di piu’, ha tirato di piu’ ma sempre con conclusioni prevedibili tranne in un paio di occasioni nelle quali poi ci ha pensato il nostro portierone, in fondo sono due le parate decisive di Gigio, la prima quella d’istinto su una deviazione ad un metro dalla porta di Hoedt e quella nel secondo tempo su Immobile, le altre parate come quella su tiraccio di Biglia ed altri due di Keita ed Anderson converrete che sono alla portata di ogni bravo portiere, del resto anche un paio di nostre conclusioni sono state ben parate dal portiere laziale.
Sono rimasto anche stasera sconcertato dalle decisioni arbitrali, l’ ammonizione di Vangioni e’ ridicola avendo preso letteralmente la palla senza mai toccare l’avversario, che dire poi del rigore assegnato alla lazio, l’arbitro non aveva concesso nulla ma il sig. Mazzoleni ha visto invece il fallo di Donnarumma, infatti spiegava proprio che fosse stato il nostro portiere a toccare Immobile, le immagini mostrano chiaramente che Donnarumma semmai sgambetta Gomez che perde l’equilibrio e tocca con il ginocchio il polpaccio di Immobile ma quando ormai la palla era gia’ scappata via oltre il fondo.
Ebbene Mazzoleni crede di aver visto cioe’ la cosa piu’ assurda che puo’ fare un arbitro decidere senza avere la certezza di aver visto bene. Gigio non ha fatto il miracolo anche se c’e’ andato vicino, cosi’ ci siamo trovati in svantaggio all’ultimo minuto del primo tempo, una mazzata per chiunque. Mi chiedo come poi lo stesso signor Mazzoleni non abbia valutato da rigore il fallo su Abate, eppure non c’erano mischie o gambe ingarbugliate, ma solo un giocatore diretto verso la porta che viene tamponato e buttato a terra, rigore solare ed ammonizione (minimo) per Lulic. Questo non fa che aumentare la mia totale irriverenza verso questi arbitri e collaboratori.-
Ma ci ha pensato il genio di Suso, genio rimasto chiuso nella lampada per tutta la partita ma liberatosi all’improvviso con la voglia di regalarci una prelibatezza calcistica : Doppio dribbling in un fazzoletto tra tre avversari e conclusione a giro precisa come la migliore freccia di Robin Hood.- Riuscire poi anche a vincerla sarebbe stato magnifico ma sarebbe stato pretendere troppo anche se l’inerzia degli ultimi minuti sembrava essere tutta a nostro favore. Ma va bene cosi’, grazie a tutti i ragazzi per l’impegno profuso , grazie a chi pur giocando poco ha saputo dare il massimo sacrificandosi fino allo stremo.
Grazie a i nostri tifosi che continuano a seguire la squadra ovunque, con la solita grande passione anche quando tutto lasciava presagire alla sconfitta. Piu’ di questo proprio non si puo’ fare, dove riusciremo ad arrivare? Chi puo’ dirlo, ma una cosa e’ certa : questa squadra merita di essere sostenuta, accada quel che accada.-
Carmine Longobardi
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