2015, riscatto o addio: El Shaarawy, il Diavolo chiama!

Sei mesi per conquistare, definitavemente, il Milan. Stepahn El Shaarawy deve siglare un nuovo patto col Diavolo se vuole restare al Milan anche nella prossima stagione. L’operazione di riconquista partirà il prossimo 6 gennaio, quando l’italo-egiziano avrà l’occasione -causa l’assenza prolungata di Honda, impegnato in coppa d’Asia con la nazionale giapponese- di riprendersi una maglia da titolare e infiammare San Siro nella delicata sfida contro il sorprendente Sassuolo.



Confermato da Inzaghi (che ha avuto per lui parole al miele), blindato dalla società (che lo ha tolto dal mercato nonostante le offerte allettanti di Roma e Borussia Dortmund), il Faraone ora deve ricambiare la fiducia incassata a suon di gol e buone prestazioni. E anche i tifosi sembrano essere dalla sua parte, nonostante il 92 abbia trovato solo una volta la via del gol (a Marassi contro la Samp) in 12 partite e 798 minuti giocati.



Il primo-step della rinascita di El Shaarawy sarà il mini-ritiro di Dubai: i rossoneri, che affronteranno in amichevole il Real Madrid dell’amico Ancelotti, lavoreranno al caldo della penisola arabica per ‘raffinare’ la preparazione atletica in vista della seconda (e fondamentale) parte di stagione.



E il Faraone, manco a dirlo, sarà l’osservato speciale di Pippo Inzaghi, che proprio in quei giorni valuterà (insieme a Galliani, di ritorno dalla vacanza in Brasile) l’eventuale necessità di un vice-Honda da reperire sul mercato. E Stephan dovrà, necessariamente, farsi trovare pronto per ‘scongiurare’ la concorrenza che potrebbe arrivare dal mercato e convincere la società a puntare su di lui. 



Il mese di gennaio sarà dunque decisivo per il Faraone che, oltre al Milan, si giocherà anche una maglia per la nazionale di Antonio Conte: l’operazione rilancio è ufficialmente cominciata.