Clamoroso: Torres verso un futuro in Sudamerica?

Guardate bene quest’immagine, potrebbe già essere storia. Il colpo di testa sferrato da Fernando Torres al Castellani di Empoli potrebbe essere infatti il primo (e ultimo) gol rossonero del centravanti spagnolo, arrivato in estate (con conseguenti squilli di tromba) dal Chelsea. 



E questo non tanto perchè chi scrive non abbia fiducia nelle capacità del Niño di risollevarsi dopo mesi difficili, quanto piuttosto perchè i rossoneri -dopo aver bussato a diverse porte nelle scorse settimane- potrebbero aver finalmente trovato un club disposto ad accollarsi l’esoso (4 milioni di euro per due anni) ingaggio dell’ex bomber del Liverpool. 



Stando a quanto riporta il quotidiano brasiliano R7 infatti, sulle tracce dell’attaccante ci sarebbe il Corinthians, pronto ad avanzare la propria offerta all’agente dello spagnolo che diventerebbe il fiore all’occhiello della campagna acquisti paulista in vista dell’inizio del campionato e -a febbraio- della sentitissima Copa Libertadores. 



I contatti tra i dirigenti del Timao e l’entourage del giocatore sarebbero già partiti, e si parla già di un prestito per 6 mesi con conseguente ingaggio da 170mila euro al mese, ovvero circa un milione per l’intero semestre. Soluzione che soddisfa solo parzialmente il Milan (che preferirebbe liberarsi definitivamente del giocatore) e il procuratore di Torres, che gradirebbe sistemare il proprio assistito per un lasso di tempo più definitivo.



Fatto sta che Milan e Corinthians sono già al lavoro per valutare un eventuale prolungamento del prestito nel caso in cui le prestazioni del giocatore risultassero convincenti. Resta solo da sentire il parere del Chelsea (formalmente ancora proprietario del cartellino di Torres) che però avrebbe già dato un assenso di massima a qualsiasi tipo di soluzione prospettata dalla dirigenza rossonera. 



Torres, appena una rete in 589′ giocati in campionato, ha giocato l’ultima gara da titolare lo scorso 23 novembre, in occasione del derby contro l’Inter: quindi, nelle successive quattro giornate, non è sceso in campo nemmeno un minuto, dividendosi tra panchina e tribuna.