Non evoluto risponde
E adesso ripartiamo da Luca!
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10 anni agoon
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RedazioneAlla fine il Milan è tornato a casa dallo Juventus Stadium con una sconfitta in più sul groppone (la settima stagionale), ma anche con qualche certezza in più rispetto alle ultime settimane. Anzitutto i rossoneri possono consolarsi perchè -con gli innesti di gennaio- la qualità della rosa a disposizione di Pippo Inzaghi sembra essersi (necessariamente) alzata. Le prestazioni di Antonelli (ieri nettamente il migliore in campo tra gli undici milanisti) , Paletta (non perfetto sul primo gol, ma efficace per il resto dell’incontro) e Cerci (il più attivo nel tridente offensivo), sembrano segnali confortanti per il proseguio della stagione, tenendo anche conto che il Milan si è presentato al Big Match di Torino falcidiato da assenze pesantissime, specie a centrocampo (dove mancavano due dei tre titolari, ossia Montolivo e De Jong) e in attacco (Destro era squalificato).
E, in queste condizioni fische e mentali, esser riusciti a tenere testa ai campioni d’Italia per oltre un’ora, paradossalmente è già un successo. Certo, è pur sempre magra consolazione per una squadra come il Milan, ma vista nell’ottica degli ultimi mesi, la sconfitta onorevole subita allo Stadium è tutto grasso che cola per il morale dei rossoneri, che a gennaio hanno adoperato l’ennesima fase di ricostruzioni per tentare di correggere i tanti (troppi) errori della campagna acquisti estiva.
Tra questi, non si può non annoverare la conferma della coppia ghanese Essien-Muntari, che ieri sera sono incappati entrambi nella peggior prestazione da quando vestono la maglia rossonera. Se infatti l’ex Chelsea sembra -da quando è arrivato ormai un anno fa- un ex giocatore a tutti gli effetti, diverso sembra il discorso che riguarda l’ex nerazzurro. Muntari infatti -ieri capitano per l’occasione- ha giocato una partita semplicemente disastrosa: tantissimi palloni persi (uno dei quali al limite dell’area), interventi scomposti e nessuna traccia di quella personalità che serve per indossare la maglia rossonera e portare al braccio la fascia di capitano.
Decisione questa, che ha mandato letteralmente su tutte le furie i tifosi rossoneri, increduli di fronte alla scelta di Inzaghi di insignire il ghanese di tale onore: meglio piuttosto -e noi di Calcissimo sottoscriviamo in pieno- affidare la fascia ad un vecchio cuore rossonere (e milanista), come Luca Antonelli, che è pur vero che ieri era al suo ‘debutto-bis’ con la maglia del Milan, ma in quanto ad amore per la maglia e dedizione alla causa non è secondo proprio a nessuno.
Tant’è che ieri il figlio di Dustin ha sfoderato una grande prestazione, fatta di attenzione difensiva, sgroppate offensive, un grande gol di testa e un assist (quasi vincente) in verticale per Pazzini. E’ proprio da un giocatore lombardo, milanista e con tanta personalità che questa squadra deve necessariamente ripartire per provare a raddrizzare una stagione nefasta. E in questo senso, Antonelli può essere il simbolo dell’ennesima rinascita rossonera: speriamo però che questa sia la volta buona…
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