Galliani a Roma, ma Destro tentenna: “Non è ancora un giocatore del Milan”

Archiviata la sconfitta di Coppa Italia contro la Lazio, Adriano Galliani è partito stamane intorno alle 9 in treno alla volta di Roma, con un solo obiettivo da perseguire: convincere Mattia Destro a sposare la causa rossonera. Come è noto, infatti, Milan e Roma hanno -ormai da diverse ore- trovato un accordo di massima per il trasferimento del bomber piceno in rossonero: la formula prevede un prestito oneroso (circa 700mila euro) più un diritto di riscatto già fissato a 16,5 milioni di euro a fine stagione.



Vinte le resistenze della Roma e di Rudi Garcia (che per avallare la partenza del suo attaccante ha chiesto ampie garanzie in termini di mercato), l’ad rossonero doveva però convincere il giocatore scuola Inter ad accettare la proposta rossonera. E cosi’, intorno all’ora di pranzo, il dirigente milanista ha incontrato Destro, il suo agente Vigorelli e il padre del romanista in un noto caffè romano per vincere le sue ultime resistenze.



Intento non del tutto riuscito, se è vero che al termine del faccia a faccia Galliani si è espresso cosi’ ai cronisti presenti: “Non si può dire che Destro sia un giocatore del Milan, ma non è detto che non lo sarà. Un po’ di calma…”. Parole che suonano come una frenata per un affare che sembrava ormai in dirittura d’arrivo.



Due le perplessità di Destro: il giocatore vorrebbe un trasferimento solo a titolo definitivo (quindi prestito con obbligo di riscatto, non solo diritto) e chiede anche un cospicuo aumento del proprio ingaggio (dagli 1.5 milioni di euro attuali a 2.7). Richieste difficili da accogliere per il Milan, che vorrebbe invece riservarsi il diritto di riscattare Destro solo in caso di prestazioni convincenti, evitando di ripetere gli errori commessi negli ultimi anni (Matri su tutti). 



Si lavora dunque ad una soluzione che potrebbe prevedere il riscatto obbligatorio in caso di un numero minimo di gol, ma le parti si riaggiorneranno nelle prossime ore. Che saranno decisive per delineare il futuro del Milan.