Inzaghi e la maledizione del ‘vero nove’: dopo di lui hanno fallito tutti…

13 maggio 2012, a San Siro si gioca Milan-Novara: l’ultima partita di Filippo Inzaghi da calciatore professionista, rigorosamente in maglia rossonera, rigorosamente timbrata con un gol, l’ultimo dei 126 da milanista. Quel giorno è iniziata la maledizione della numero 9: dopo Inzaghi infatti, nessun attaccante rossonero è riuscito a lasciare il segno con indosso la maglia che fu di Superpippo.



Ci hanno provato in tre: prima Pato (che scelse -malauguratamente- di abbandonare l’iniziale numero 7), poi Matri e infine Torres. Totale, 4 gol segnati nelle ultime tre stagioni. Un’ecatombe, calcisticamente parlando. Una maledizione che continua tuttora, nonostante Inzaghi sia passato dal campo alla panchina: nemmeno qui però Superpippo ha avuto tregua per i suoi eredi, visto che ha subito pensato bene di far fuori il nove ‘vero’ in favore di uno ‘finto’ come Jeremy Menez.



Come a dire, dopo di me nessuno. E, non a caso, la casacca numero nove è rimasta vacante sei mesi, dall’addio di Pato all’arrivo di Matri. Che poi, lasciato il Milan a gennaio, ha rifilato lo sfortunato cimelio al Nino Torres, con i risultati che tutti sappiamo.



Logico quindi che, con l’addio dello spagnolo, la maglia stregata resti in attesa di collocazione. Sperando che Pippo Inzaghi (e chi, se non lui?) riesca a trovare, finalmente, il suo degno successore.