Milan, il futuro è adesso: da Inzaghi a De Jong, tutti i nodi da risolvere

‘Life is now’. Non solo lo spot di una arci-nota compagnia telefonica, ma anche un imperativo categorico da prendere alla lettera, almeno per quanto riguarda i colori rossoneri. Sì, perchè -in vista della prossima stagione- la dirigenza rossonera è chiamata a prendere decisioni importanti per programmare il futuro del club di via Aldo Rossi.



A cominciare dalla stessa società, chiamata a fare -una volta per tutte- chiarezza sulle continue voci di cessione che si susseguono da settimane a questa parte. Berlusconi cederà o no? E, se sì, sarà una quota di maggioranza o una di minoranza? Non lo sa ancora nessuno, anche se i rumors lasciano chiaramente intendere che il futuro del Milan potrebbe essere proiettato sempre più verso oriente.



Il secondo nodo da sciogliere, e non certo marginale, è quello relativo ad Adriano Galliani: l’ad rossonero farà ancora parte del nuovo assetto societario rossonero? E, se sì, avrà pieni poteri o dovrà continuamente confrontarsi con la pari-ruolo (ma con peso specifico ben diverso) Barbara Berlusconi? La sensazione, al momento, è che si stia lentamente studiando una graduale uscita di scena del dirigente rossonero dal club a cui ha reso i servigi per oltre 25 anni. 



Quindi viene la questione allenatore. Dato per assodato che Pippo Inzaghi al termine della stagione lascerà in ogni caso la panchina rossonera, servirebbe fare subito chiarezza circa i possibili obiettivi per una sua sostituzione. Tra i vari Sarri, Conte, Prandelli e Spalletti, alla fine potrebbe spuntarla Sinisa Mihajlovic, di primo acchito non proprio gradito dalla tifoseria milanista per i suoi noti trascorsi nerazzurri.



Infine, i giocatori. Chiaro che eventuali conferme o cessioni non possono che dipendere dalla scelta del tecnico, ma sarebbe opportuno agire con celerità almeno su quei giocatori in scadenza di contratto che potrebbero essere ancora utili alla causa. Su tutti Nigel De Jong, a cui le offerte non mancano di certo, da mesi alla ricerca di un’intesa economica con il club meneghino che però sembra ormai difficile da raggiungere. 



Insomma, si avvicina sempre più l’ora dei giudizi in casa Milan: il lavoro di tutti i membri della società, nessuno escluso, sarà posto sotto la lente d’ingrandimento. E allora chissà che qualcosa -a fine stagione- non possa cambiare per davvero.