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Milan-Sassuolo, l’analisi del Non Evoluto: “Un attentato alle coronarie! Abate ‘hombre orizontal’!
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8 anni agoon
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RedazioneMilan-Sassuolo…mamma mia le coronarie; in passato qualcuno avrebbe fatto un dvd celebrando l’eroica rimonta, ma per fortuna così in basso non siamo scesi; ma a volerla dire tutta, un po’ pazzi lo siamo stati anche noi ieri pomeriggio, perché analizzando la partita abbiamo fatto e disfatto praticamente da soli.
Ora qualcuno penserà che voglia togliere meriti al Sassuolo, che era e resta una signora squadra, amante del bel gioco e piacevolissima da guardare; ma per un Milan che finalmente era partito con il piede, quello di Jack, giusto, siamo riusciti nel giro di pochi minuti a svegliar il can che dorme, grazie all’ennesimo regalo di Abate da Sant’Agata de’ Goti, che facendo leva sulle sue “straordinarie” doti tecniche, fa quello che alla scuola calcio insegnano a non fare sin dal primo giorno, ovvero i passaggi in orizzontale, lanciando un Sassuolo fin li guardingo ad un immeritato pareggio.
Per il resto, ottima prova di carattere dei ragazzi che invece di deprimersi ancor di più dopo l’1-3, sono riusciti a tirar fuori gli attributi e recuperare una partita che, lo scorso anno, avremmo perso malamente. Andiamo ad analizzare i reparti: La difesa ieri è tornata a prendere gol dopo tre turni ma, se pur con le loro responsabilità, mi sento di “assolvere” la retroguardia perché avere un centrocampo che non ti aiuta e ti lascia prendere imbarcate continue, rende il compito molto più difficile; dopo la sostituzione di Montolivo con Locatelli, la situazione è notevolmente migliorata e i rischi sono stati pressoché nulli; ci vuole comunque una maggiore attenzione.
Il centrocampo lo divido in due fasi, con Montolivo e senza Montolivo; nella prima fase siamo andati decisamente sotto, e gli sforzi di Bonaventura e Kucka era nulli e dispendiosi; con l’uscita di Montolivo e l’ingresso del giovane Locatelli (che martedì ha fatto i complimenti ai non evoluti e questo gli ha portato bene) la musica è cambiata, il centrocampo aiutava in entrambe le fasi, dando la possibilità alla squadra di attaccare e difendere con più intensità, e il risultato finale ne è la conseguenza. Spero che il mister faccia delle scelte definitive che vadano anche contro il volere di terze parti.
Anche per l’attacco vale lo stesso discorso del centrocampo, ovvero, con L.Adriano molli e senza punti di riferimento; con l’ingresso di Niang, che allargava il gioco, puntava e saltava l’avversario creando superiorità numerica, siamo diventati incontenibili, costringendo il Sassuolo a non sbilanciarsi, pressandoli fin dal primo gioco. Niang divide certamente in due il tifo rossonero, c’è chi lo ama e c’è chi lo odia, ma in questo momento è di gran lunga il nostro miglior giocatore, l’unico (Gigio a parte) che se manca fa sentire la sua assenza.
Ora però c’è da guardare avanti, la classifica ci sorride e una stagione che pareva essere nefasta potrebbe davvero riservarci tante sorprese, con l’augurio che dopo il closing (a proposito segnatevi il 18/20 novembre) si possa tornare a sognare grandi campioni e che le grandi soddisfazioni non siano più battere il Sassuolo, ma tornare ad alzare la coppa dalle grandi orecchie.
Davide Simonetti
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