O Menez, o sconfitta: se non segna il francese il Milan va (quasi) sempre ko!

E’ sempre più il Milan di Jeremy Menez, nel bene o nel male. Nel bene perchè il talento francese ha messo a segno ben otto delle 26 reti complossive rossonere (quasi un terzo totale), nel male perchè -dallo scorso 30 ottobre- quando s’inceppa l’ex Psg per il Milan è sconfitta sicura, tranne in un caso.



A dirlo sono i numeri: se Menez non trova la via della rete, per il Milan la vittoria diventa tabù. E’ così da novembre, quando la dipendenza dei rossoneri dal francese è diventato una costante. Prendiamo le ultime partite: quando il nome del francese non è apparso sul tabellino dei marcatori, per gli uomini di Inzaghi sono arrivate solo sconfitte (0-2 casalingo contro il Palermo, 0-1 a Marassi contro il Genoa e 1-2 sempre a San Siro contro il Sassuolo) oppure un pareggio, nell’unico episodio di Roma contro i giallorossi. Tutti gli altri punti del Milan nel recente periodo portano in calce la firma dell’ex romanista, che ha griffato le vittorie contro Udinese (doppietta) e Napoli e i pareggi otttenuti grazie alle sue reti contro Sampdoria e Inter. 



In totale fanno otto dei nove conquistati dal Milan nelle ultime otto partite. Numeri da dipendenza allo stato avanzato, dimostrata anche dalla scelta del modulo da parte di Inzaghi, che -da centravanti puro qual era- ha scelto di rinunciare al classico numero nove per favorire le giocate del suo pupillo.Che però, dopo un inizio di stagione strepitoso, comincia ad accusare poca lucidità e poca continuità nell’arco 90′, la stessa che gli è mancata -sul lungo periodo- nella precedente esperienza parigina.



Ecco perchè la Menez-dipendenza è un problema che Pippo inzaghi deve stare attento a non sottovalutare: gli altri attaccanti rossoneri -se si si escludono i 6 gol messi a segno da Honda- sono andati a segno complessivamente per 5 volte nelle prime 17 giornate di campionato (1 Torres, 1 El Shaarawy, 3 Bonaventura). Troppo poco per una squadra che punta al terzo posto come obiettivo stagionale.