Torres, ma non solo: anche Van Ginkel vicino all’addio?

Doveva essere una di quelle operazioni che -a sentire i dirigenti rossoneri- avrebbe dovuto mettere a posto in un colpo solo la mediana e il reparto offensivo e, invece, il doppio arrivo dal Chelsea di Fernando Torres e Marco Van Ginkel rischia di passare agli annali come uno dei più grandi flop di mercato della recente storia milanista.



Sbolognato Fernando Torres in Spagna dopo pochi mesi e pochissimi gol (uno soltanto per essere precisi), ora il Milan potrebbe decidere di rispedire al mittente anche Marco Van Ginkel: il giovane olandese, attualmente alle prese con un lungo infortunio ai legamenti della caviglia, nei pochi mesi in rossonero ha deluso parecchio, facendosi notare più per le lamentele fuori dal campo per il poco spazio a disposizione, che per le sue prestazioni sul rettangolo verde.



Le sue tracce sul campo, per gli amanti delle statistiche, si riducono infatti a due partite giocate (contro Empoli e Udinese) per un totale complessivo di 117′: un’inezia per un giocatore che, almeno in teoria, avrebbe dovuto garantire qualità in mezzo al campo in attesa del pieno recupero di capitan Montolivo.



Poi tanti, troppi, infortuni: prima una distorsione alla caviglia ad inizio stagione che ne ha, inevitabilmente, compromesso il periodo di ambientamento, quindi -dopo una lunga serie di panchine- le buone prestazioni nel Trofeo Berlusconi e in campionato contro l’Udinese, subito smorzate da un nuovo infortunio, questa volta ai legamenti della stessa -malcapitata- caviglia a causa di un intervento sciagurato di un compagno in allenamento.



Sfortuna, vero, ma accompagnata da un atteggiamento non sempre umile che, in più di un’occasione, non è piaciuto al club di via Aldo Rossi: tante, forse troppe, le parole di Van Ginkel e del suo procuratore per reclamare -rigorosamente a mezzo stampa- più spazio al centro della mediana.



Ecco perchè il Milan potrebbe clamorosamente decidere di rispedire, dopo appena tre mesi, il giocatore al Chelsea: i Blues sono infatti proprietari del cartellino dell’olandese, approdato sotto la Madonnina nel contesto dell’operazione legata a Fernando Torres.



E, ora che il Nino è stato ‘piazzato’ all’Atletico, il Milan cercherà di considerarsi ‘svincolato’ dall’obbligo di tenere in rosa il giovane ex Vitesse, che finora ha deluso sia dentro che fuori dal campo. Vedremo se, anche questa volta, Josè Mourinho e soci verranno incontro alle richieste rossonere…