Tutti contenti per l’arrivo di Cerci: tranne uno!

L’operazione Cerci-Torres è il classico colpo del mercato di gennaio che, almeno sulla carta, ha messo d’accordo tutti: giocatori, tifosi, dirigenti e anche l’allenatore Pippo Inzaghi, che dall’estate scorsa sognava di avere a disposizione il talento dell’ex granata. 



L’unico che, a questo punto, avrebbe qualcosa da ridire sull’ingaggio del nazionale azzurro potrebbe essere proprio quel giocatore che, in linea teorica, dovrà farsi da parte e lasciargli il posto in squadra: Stephan El Shaarawy. 



Il Faraone infatti, reduce da un periodo non certo felice sia dal punto di vista dell’impiego (ha giocato appena 2′ complessivi nelle ultime due sfide contro Napoli e Roma), sia dal punto di vista realizzativo (a referto è finito un solo gol, a Marassi contro la Samp, nei 798′ fin qui giocati) ora rischia davvero di finire tra i giocatori in esubero. 



Sì, perchè se nelle scorse settimane il nome dell’italo-egiziano è finito al centro di vari rumors di mercato (si è parlato di scambi con Roma e Borussia Dormtund in cambio di Destro e Cerci), con l‘addio di Torres e, forse, anche quello di Pazzini, i rossoneri potrebbero aver bisogno di una prima punta ‘di scorta’ per permettere ad Inzaghi di cambiare modulo e non fossilizzarsi sul canonico 4-3-3, troppo legato alle lune di Menez. 



In parole povere, l’ingaggio di Cerci suona come una bocciatura nei confronti del 92 rossonero che, vista anche l’assenza di Honda causa Coppa D’Asia, avrebbe sperato di riprendersi il Milan nel mese di gennaio. E, invece, potrebbe ritrovarsi ancora una volta a scaldare la panchina: una situazione difficile per un giocatore che, più volte, ha dimostrato di soffrire la concorrenza da un punto di vista psicolgico (ricordate con Balotelli?). 



Ipotizzare un suo possibile addio, dunque, è tutt’altro che fuori luogo: se a Milanello arrivasse l’offerta giusta, El Shaarawy potrebbe anche lasciare i rossoneri. Con tanti rimpianti, da una parte e dall’altra.