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Editoriale – Roma, la scelta del Pupone
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11 anni agoon
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RedazioneFrancesco Totti si appresta a disputare la sua ultima stagione in maglia giallorossa: a fine anno infatti il capitano giallorosso ha deciso di ritirarsi all’età di trentasette anni anche se ancora nel pieno delle forze visto che l’anno scorso è stato uno dei pochi a salvarsi in una stagione da dimenticare sotto tutti i punti di vista per i giallorossi. I motivi? Crediamo principalmente siano due: in primo luogo Totti incomincia a sentirsi ormai un peso per i compagni e vuole ritirarsi ancora fresco e con molte cartucce da sparare, un po’ come Platini e Zidane, in secondo luogo il Pupone sta diventato una zavorra per la proprietà americana, in questo caso la vicenda ricorda un po’ quella di Del Piero con Agnelli.
Crediamo comunque che quella di Totti sia stata la scelta più giusta: meglio ritirarsi e dedicarsi ad altro piuttosto che continuare a giocare giusto per timbrare il cartellino solo per arrivare ad un record che solo Superman potrebbe raggiungere (il fantomatico record del “laziale” Piola); bisogna giocare a pallone sempre con il sorriso sulle labbra perchè il calcio, che smuove milioni sia di denari che di tifosi, è pur sempre un gioco! Il ritiro del Pupone suona però anche come un messaggio di critica verso la proprietà americana che da quando si è insediata a nella Capitale ne ha combinate una più di Bertoldo: non è che Totti, che rappresenta un filo diretto inscindibile con la città eterna, sta incominciando a diventare un peso per una proprietà che vuole fare dell’internazionalità il proprio marchio di fabbrica?
E’ auspicabileper il bene della Roma che Totti in futuro assuma un po’ il ruolo che attualmente riveste Bruno Conti: cioè quello di trait d’union tra tifosi, società e giocatori e simbolo di una “romanità” che nel calcio odierno segnato alla globalizzazione più spinta, suona come una parolaccia o quasi.
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