Pallonate
Dopo Vidal, eccone un altro: Mandzukic il Traditore!
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4 anni agoon
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RedazioneDopo Vidal, eccone un altro: anche Mario Mandzukic tradisce la Signora che giurava di amare, mettendole le corna col Diavoli! Non che alla Juve debbano strapparsi i capelli per un 34enne a fine corsa che non gioca da un anno e mezzo, ma si tratta di una questione di rispetto e riconoscenza, che il lungagnone croato evidentemente sconosce…
Il neo acquisto del Milan è soltanto l’ultimo in ordine cronologico di una lunga pletora di sedicenti fedelissimi, che alla prima occasione, dimenticano di colpo l’amore (presunto) per i colori bianconeri, neanche fossero colti da amnesia, e tradiscono per trenta denari, rinnegano prima che il gallo abbia cantato tre volte!
Vidal non è il primo, Mandzukic non sarà l’ultimo: ricordate Tevez e Storari? “La Juve sarà sempre la mia casa. Io, bianconero per sempre”. Così, l’allora vice Buffon salutava la sua Signora il 6 luglio 2015, all’indomani del suo passaggio ufficiale al Cagliari. Comprensibile e legittimo il desiderio del portiere pisano di ritrovare una maglia da titolare per le ultime stagioni della sua carriera dopo un lustro all’ombra di Gigi Buffon.
Peccato però che, a meno di due anni da quell’addio commosso ai colori bianconeri, Storari accettasse di tornare al Milan come vice Donnarumma. Dov’era finita dunque quella voglia di essere di nuovo protagonista che lo aveva spinto a lasciare quella che considerava casa sua?
La domanda sorgeva spontanea, ascoltando le parole di Storari nel giorno del suo terzo approdo in rossonero: “Non c’è 2 senza 3! Dopo tanto tempo torno qui onorato di poter vestire nuovamente questi colori… mi sono sempre sentito a casa qui! Si riparte”. Quante case ha Storari? Quanto paga di IMU? E soprattutto, ha una memoria? Oppure l’ha persa di colpo?
E poi c’è Tevez… Ricordate, tifosi juventinisparsi per il globo, in che modo l’Apache si congedava l’11 luglio 2015? “Comincia un nuovo capitolo e voglio solo dire grazie mille per i miei 2 fantastici anni alla Juventus. Voglio ringraziare i tifosi che mi hanno sempre sostenuto: nei momenti buoni e in quelli cattivi. Senza di voi non sarei stato in grado di fare due grandi stagioni, siete stati incredibili”.
Ringraziava i tifosi della Juventus per il sostegno che mai gli avevano fatto mancare nelle sue due stagioni in bianconero e li salutava commosso, giustificando il suo prematuro abbandono con il desiderio insopprimibile, anzi l’urgente necessità per ragioni familiari, di far ritorno a casa, in Argentina. Ad attenderlo il suo Boca, antico amore, mai dimenticato. Peccato però che a distanza di neanche due anni, Carlitos avesse tradito il suo primo e più grande amore, cedendo alle lusinghe del Dio denaro. Un Dio che aveva sembianze orientali, cinesi per la precisione, e pagava bene, molto più della Juve e del Boca! E quel bisogno di casa, così urgente e insopprimibile da spingerlo a rinunciare al suo ultimo anno di contratto con la Juve? Svanito di colpo senza lasciar traccia?
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