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Pallonate

Il campo… Santo

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Quando una città è ricca di storia, esiste sempre il rischio di costruire sui resti di un’epoca precedente, lontana nel tempo e nella memoria: così, capita di edificare uno stadio sopra ad un vecchio Campo Santo…

Lo stadio Rampigna

Prima che sorgesse lo stadio Adriatico, a far da cornice alle gare interne del Pescara era il vecchio Rampigna, il cui prato fu calpestato da fuoriclasse del calibro di Amedeo Amedei… 

Fine di un’era

Con l’inaugurazione dell’Adriatico nel 1955, il Pescara abbandonò il Rampigna per traslocare nel nuovo impianto: il vecchio stadio venne così relegato a teatro di eventi minori sino alla sua definitiva dismissione…

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La scoperta

Seguirono decenni di abbandono e desolazione: il Rampigna stava ancora lì, ma cadeva a pezzi, logorato dall’inesorabile scorrere del tempo… Cosa fare dunque di quel relitto ormai inutile? Abbatterlo definitivamente o riedificarlo? Mentre ci si interrogava sul da farsi, ecco l’inattesa scoperta che riscrive la storia del vecchio stadio di Pescara: al di sotto della fondamenta del vetusto impianto si nascondeva la grande necropoli di quella che un tempo fu la città romana di Ostia Aterni, risalente all’epoca imperiale!

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