Pallonate
Il cittì dell’Estonia avverte gli Azzurri!
Published
4 anni agoon
By
Redazione“È vero che ci attendono le partite contro la Macedonia e la Georgia, pero’ l’amichevole con l’Italia e’ altrettanto importante. Vogliamo offrire un bel gioco e fare una bella partita”. Lo ha detto il ct dell’Estonia, Karel Voolaid, alla vigilia dell’amichevole in programma domani sera al ‘Franchi’ di Firenze contro l’Italia. “Ci saranno sei cambi rispetto alle ultime partite – ha aggiunto Voolaid – Giocheremo la prossima gara dopo l’Italia domenica prossima, quindi non sara’ molto vicina. Vorrei dunque dare un’opportunita’ ai calciatori giovani che ho a disposizione, ma anche a chi sara’ solitamente titolare. Mancini e’ un bravissimo stratega, la Nazionale italiana sta ultimamente giocando molto bene, e questa partita sara’ una sfida per noi, ma l’Estonia ha nella difesa il suo punto di forza e faremo di tutto per non fare la stessa figura fatta contro la Moldavia. Cercheremo di fare una bella partita per non vergognarci della nostra prestazione”. A nome della nazionale estone ha parlato il calciatore in forza anche alla Spal, Georgi Tunjov, che domani scendera’ in campo dal 1′. “Per me e’ importante e speciale giocare contro l’Italia – ha sottolineato il centrocampista e attaccante del club emiliano – perche’ milito in una squadra italiana e tutti i miei compagni vogliono vedermi in questa partita. Non voglio pero’ sfidare alcun azzurro in particolare, perche’ molti li ho gia’ affrontati l’anno scorso. Perche’ ho scelto di giocare la Spal? Ho fatto un provino e mi hanno preso subito e da li’ e’ iniziata una bella storia e sono contentissimo di giocare in Italia”.
You may like
IPSE DIXIT – Meazza e i portieri cretini…
Anche attori e attrici hanno la loro squadra del cuore
Avevano le valigie in mano, ma poi…
Una favola in Premier: dall’Iran alla Terra di Albione
Milan-Juve story, dal tacco di Bettega al siluro di Tevez… Passando per il (non) gol di Muntari
Milan-Juve story, dal tacco di Bettega al siluro di Tevez… Passando per il (non) gol di Muntari