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Juve-Fiorentina, sfida infinita

Storia di una rivalità atavica, che vede bianconeri e viola odiarsi sportivamente dal lontano 1928…

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Juve-Fiorentina, sfida infinita

Storia di una rivalità atavica, che vede bianconeri e viola odiarsi sportivamente dal lontano 1928…

Come un derby, forse di più 

Non è un derby nel senso proprio del termine, ma lo è di fatto Fiorentina-Juventus. La rivalità calcistica tra viola e bianconeri affonda le radici in avvenimenti extracalcistici che risalgono addirittura a due secoli fa. 

È innanzitutto rivalità tra due città, Firenze da una parte, Torino dall’altra, che non si sono mai amate, fin dal lontano 1865,

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quando il giovane Regno d’Italia decide di spostare dal Piemonte alla Toscana la sua Capitale. A Torino non la prendono bene, non ci stanno e insorgono.

A insorgere sarà invece Firenze più d’un secolo dopo, quando i Pontello, proprietari della Fiorentina, oseranno vendere proprio agli odiati rivali torinesi della Juventus l’idolo

di una tifoseria e di una città intera, quel Roberto Baggio, che in viola ci lasciò il cuore, non riuscendo mai a colorarsi fino in fondo di bianconero.

Dal 1928

L’odio pallonaro della Fiorentina nei confronti della Juventus ha origine il 7 ottobre 1928, quando i bianconeri rifilano un roboante 11-0 ai viola, che mandano in campo una squadra di dilettanti.

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L’8-0 con il quale il 22 febbraio 1953 la Juve umilia una Fiorentina ridotta in 9 uomini per gli infortuni di Cervato e Virgili, non contribuisce di certo a rasserenare gli animi.

Polemiche e veleni

La goccia che fa traboccare il vaso del risentimento viola è il controverso finale del campionato 1981/82, che all’ultima giornata

vede i bianconeri passare 1-0 a Catanzaro e la Fiorentina pareggiare contestualmente a Cagliari, con lo scudetto che prende ancora una volta la via di Torino.

I viola recriminano per un gol ingiustamente annullato a Graziani, mentre alla Juve viene concesso un rigore generoso che vale il titolo.

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Ancora veleni otto anni dopo, nel maggio del 1990, quando la doppia finale di Coppa Uefa tra la Juventus di Zoff e la Fiorentina di Ciccio Graziani, all’esordio in panchina, riaccende la fiamma di una rivalità mai sopita.

I viola protestano per l’arbitraggio della gara d’andata a Torino, a loro dire scandaloso, che porterà il fiorentino ed ex juventino Pin ad

accusare pubblicamente i bianconeri di essere dei ladri e per la decisione dell’Uefa di far disputare il ritorno sul neutro di Avellino anziché a Firenze.

Al coro delle recriminazioni gigliate si unisce pure il maestro Zeffirelli, che si permette di dare del mafioso a Boniperti!

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